Il Cda della Rai è convocato per mercoledì alle 18.30, mentre la Vigilanza tornerà a votare il presidente alle 19.30
Rinvio forzato per il blitz sulle nomine dei tg della Rai. Il pressing da parte del governo giallo-verde per chiudere la partita su Marcello Foa e di conseguenza permettere all'ad, Fabrizio Salvini, di procedere con le nomine, potrebbe infatti non sortire il risultato sperato. Il Cda della Rai è infatti convocato per mercoledì alle 18.30, mentre la Vigilanza tornerà a votare il presidente alle 19.30. Al momento sono infatti due le vie d'uscita possibili: lasciare aperta la convocazione del Consiglio di amministrazione di viale Mazzini o riconvocarlo nuovamente. Per quest'ultima possibilità però servono 48 ore. Pertanto il tutto potrebbe slittare a lunedì 1 ottobre.
Si riparte quindi da quota 27. Questi i voti necessari nella riunione della bicamerale per dare il via libera, per la seconda volta, a Foa. Non è di certo in discussione l'accordo tra lega e Forza Italia sul nome del presidente di ala sovranista, "nessun ripensamento" assicurano da fonti azzurre, pertanto la ratifica dell'elezione, avvenuta la scorsa settimana in Consiglio di amministrazione, dovrebbe essere scontata. Un condizionale d'obbligo, come si dice in questi casi, visto che le opposizioni, con in prima fila il Partito democratico non mollano e proseguono la lotta contro una votazione dichiarata a più riprese "illegittima". Lunedì la richiesta di incontro ai presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico e Elisabetta Alberti Casellati, il giorno seguente un nuovo appello ad intervenire.
Secondo fonti del Pd, essendo stati depositati solo pareri negativi sul ritorno al voto su un nome precedentemente bocciato dall'organo parlamentare di garanzia (quello favorevole della Lega, viene riferito non è stato depositato) , serve un organo terzo che si esprima e che dichiari legittima o illegittima questa nuova votazione. Per questo si sta lavorando a una richiesta di sospensiva da depositare al Tar per verificare la legittimità del voto della Vigilanza Rai su Marcello Foa. Questo comporterebbe un notevole slittamento dei tempi rompendo i piani della maggioranza. Intanto continuano le trattative per l'assegnazione delle direzioni dei tg e delle reti. Necessarie e da fare non più tardi di lunedì quelle del gr e tgr.
Quest'ultimo rimarrà orfano già da lunedì prossimo di Vincenzo Morgante, già alla guida di Tv2000. Per il Gr invece c'è il problema dell'interim affidato a Roberto Pippan, che scade domenica e, qualora non si proceda a una sostituzione, resterà automaticamente a capo della testata radiofonica. Per le due poltrone i papabili al momento sono per il Gr Giuseppe Carboni, quota M5S, e per il Tgr Alessandro Casarin, quota Lega. Sui Tg invece l'incertezza regna sovrana. Per la rete ammiraglia si pensa a Alberto Matano o al più istituzionale Franco Di Mare o Simona Sala (nomi graditi ai 5Stelle). Per il telegiornale di Rai2 in pista ancora Gennaro Sangiuliano e Luciano Ghelfi. Al Tg3 invece potrebbe essere confermato Luca Mazzà, mentre per Rainews24 torna il nome di Sala, giornalista dall'alto profilo istituzionale e quirinalista.
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