La ricetta del ministro per venire incontro a "milioni di italiani costretti a vivere da fantasmi". E incontra Marine Le Pen: "Lottiamo insieme per una nuova Europa"
"Chiudiamo la rottamazione vecchia dei governi passati e ci sarà la pace fiscale, saldo e stralcio, per quel che mi riguarda sotto il 500mila euro". Ad annunciarlo il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che su Rtl 102.5 torna a parlare del suo ultimo cavallo di battaglia. "Non sarà una rottamazione – precisa Salvini – perché le rottamazioni tolgono alle caselle esattoriali sanzioni, more, interessi, però se uno non ha quarantamila euro non ne ha nemmeno trentacinquemila".
Chi saranno i beneficiari della misura? A spiegarlo è sempre il vicepremier leghista: "La pace fiscale che voglio portare fino in fondo riguarda alcuni milioni di italiani costretti a vivere da fantasmi, che hanno fatto la dichiarazione dei redditi – non quelli che non l'hanno fatta e poi hanno quattro Ferrari – sono persone che hanno fatto la dichiarazione e poi il negozio gli è andato male, hanno dovuto aiutare il figlio che ha perso il lavoro, e la crisi, e quello che volete e si portano dietro una cartella esattoriale che non riusciranno mai a pagare. Io voglio intervenire non solo sulle more e sulle sanzioni ma sul capitale".
"Se hai un debito ottantamila euro – dice ancora Salvini – non è che se te ne chiedo settanta rateizzati tu me li dai, se te ne chiedo il 15% io Stato incasso quello che non avrei mai incassato e tu torni a lavorare e a pagarci le tasse sopra".
Il provvedimento che riguarda la chiusura delle cartelle dovrebbe essere inserito in un apposito decreto fiscale. "L'obiettivo di questo intervento – si legge nella nota di aggiornamento al Def – è completare il percorso di chiusura delle posizioni debitorie ancora aperte per consentire che l'attività di riscossione ordinaria riprenda con sempre maggiore efficienza. Lo stesso obiettivo di efficienza sarà perseguito con riguardo al contenzioso, favorendo la chiusura delle liti pendenti".
L'incontro con Le Pen e la battaglia contro l'Ue. Il ministro incontra poi Marine Le Pen, leader del Rassemblement National, e l'argomento non può che essere l'Unione europea. "Non voglio pensare che a Bruxelles, Berlino o nelle sedi delle agenzie di rating siano pronte bocciature per motivi politici e non economici per bloccare il governo del cambiamento", attacca, parlando della manovra. Poi punta il dito contro "i nemici dell'Europa", quelli "che sono asserragliati nel bunker di Bruxelles, quei Juncker e Moscovici che hanno portato precarietà e paura in Europa e si rifiutano di mollare la poltrona".
Un'Europa che sia Salvini che Le Pen vogliono cambiare insieme. "Questo 'fronte della libertà' lavorerà per avere un progetto comune, un'idea di futuro comune e, se possibile, anche candidati comuni, ma lasciando la libertà ai singoli Paesi, popoli e governi", dice sul punto il ministro.
"Lottiamo con Salvini contro tutta una serie di ostacoli da anni e riusciremo ad installare una nuova Europa contro la globalizzazione selvaggia, che hanno fatto scomparire valori fondamentali come la dignità dell'uomo", gli fa eco la politica francese. "Questo è un momento storico, con 's' maiuscola, che inizierà a maggio, quando vedremo un'Ue delle nazioni", sottolinea, aggiungendo: "Noi vogliamo restituire ai popoli il loro potere, mentre l'Unione si oppone al potere del popolo, e lo fa con ricatti e minacce, con risultati catastrofici".
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