Il presidente della Camera ha incontrato Juncker a Bruxelles. Nessuna alleanza con l'estrema destra in Europa anche per Di Maio
"L'alleanza tra Salvini e Le Pen? Ognuno fa la sua strada, che non è la mia strada. Non c'è dubbio che il Movimento 5 Stelle non siederà mai con la Le Pen". Ne è certo il presidente della Camera Roberto Fico e lo ha ribadito a Bruxelles al termine dell'incontro con il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker. Con cui ha avuto "un dialogo molto proficuo. Ho trovato una persona disponibile all'ascolto e disponibile come presidente della Commissione ad analizzare la manovra con un dialogo serrato e vero".
Fico e Juncker "hanno avuto una discussione utile su questioni di interesse comune, sia per l'Ue sia per l'Italia, ed entrambi si sono trovati d'accordo sul fatto che l'Italia è e continuerà ad essere al cuore del progetto europeo", ha riferito un portavoce della Commissione Ue, Margaritis Schinas. Il loro incontro era "per raffreddare la temperatura quindi non la riscalderò di nuovo", ha aggiunto Schinas rispondendo a una richiesta di commento delle parole del vice premier Matteo Salvini che lunedì, incontrando Marine Le Pen, ha definito Juncker e Moscovici "nemici dell'Europa", "asserragliati nel bunker di Bruxelles".
D'accordo con Fico, anche il vicepremier Luigi Di Maio: "Noi con Orban e Le Pen non abbiamo nulla a che vedere. Siamo una forza politica né di destra né di sinistra. Loro sono di destra. Sono alleati della Lega, non nostri e stiamo lavorando a collocarci in un gruppo parlamentare europea che consenta di avere un'alternativa a destra e sinistra in Europa".
Sulla questione migranti, il presidente della Camera ha spiegato: "L'Italia fa e deve fare i salvataggi in mare, ma le persone salvate dovranno essere gestite dall'Ue. Chi è arrivato in Italia è arrivato in Europa e su questo non c'è dubbio. Dobbiamo trovare una gestione collettiva". Mentre sul caso della morte di Giulio Regeni, Fico ha spiegato di aver "detto a Juncker che l'Italia si è sentita abbandonata dall'Europa. Non è possibile che sia una questione italiana, dev'essere un problema tra l'Europa e l'Egitto, altrimenti non siamo una comunità. Juncker la pensa allo stesso modo".
Il discorso si è poi spostato sulla manovra. "Ho letto le dichiarazioni del premier e di Tria, fanno bene, i toni devono essere abbassati. L'unico modo che conosco di ragionare è farlo sulle questioni politiche. Nessuno sfida lo Spread e i mercati. Ci sarà una manovra che cerca di parlare all'Europa per cercare di cambiare, non di distruggere, di migliorare". E sulle stime fornite dal Fmi, Fico ha aggiungo: "Non prevedono una manovra espansiva ma l'austerity. Ma la commissione e il governo cercheranno di comprendersi sui numeri".
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata