Governo diviso sul Venezuela. Il premier Conte, d’accordo con il ministro degli Esteri Moavero Milanesi, preme perché l’Italia si unisca a Germania, Francia e Spagna nell’ultimatum a Maduro: indica libere elezioni entro otto giorni o dovrà subire il riconoscimento dell’autoproclamato presidente Guaidò. Ma alla fine è costretto a mediare: "Auspichiamo la riconciliazione nazionale e il voto, a interventi impositivi di paesi stranieri", scrive su facebook il presidente del Consiglio. Matteo Salvini d'accordo con l'aut aut imposto a Maduro, di tutt’altra posizione il 5 Stelle Alessandro Di Battista secondo cui l'ultimatum è una stronzata megagalattica. "Ignora e parla a vanvera", la replica del ministro dell'Interno leghista.

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