L'incontro è avvenuto simbolicamente in una località alla periferia della capitale francese
Dopo tanto verde, Luigi Di Maio aveva proprio bisogno di un po' di giallo. Così, quasi a sorpresa, il capo politico del Movimento 5 Stelle ha infilato due cose in borsa, ha preso Alessandro Di Battista, ed è volato a Parigi per incontrare i vertici dei Gilet gialli. Il suo progetto di 'fare rete' con la più grossa spina nel fianco di Emmanuel Macron non è mai tramontata, nemmeno dopo il primo "no, grazie" di Jacline Mouraud, agli inizi di gennaio.
Il capo politico M5S era in pressing da giorni, arrivando a offrire ai cugini d'Oltralpe la piattaforma Rousseau per allargare la propria base di consensi in Francia. Tutto inutile, almeno quella era l'impressione. È passato un mese e stavolta il ministro pensa di vedere premiata la sua perseveranza. Le notizie che arrivano dall'apparato di comunicazione pentastellata sono molto positive.
L'incontro tra Di Maio, Di Battista e il leader dei leader dei Gilet gialli, Christophe Chalençon, avvenuto simbolicamente in una località alla periferia della capitale francese, ha evidenziato "molte posizioni e valori comuni che mettono al centro delle tante battaglie i cittadini, i diritti sociali, la democrazia diretta e l'ambiente". Al vertice vis-a-vis, erano presenti anche i big della pattuglia pentastellata al Parlamento europeo, con Fabio Massimo Castaldo in testa, assieme a Tiziana Beghin e Ignazio Corrao. Segno che la discussione per la creazione di un gruppo parlamentare comune è stata quantomeno avviata. Al summit, infatti, hanno preso parte anche i leader della lista Ric, che ha come frontrunner alle prossime elezioni di maggio Ingrid Levavasseur. C'è stato un "clima di grande entusiasmo", trapela da ambienti M5S, che avvisano i naviganti di un nuovo incontro in programma già nelle prossime settimane, ma stavolta a Roma, in casa di Di Maio e Dibba. A confermare che un piano di azione comune è sul tavolo è lo stesso vicepremier italiano, con il consueto post sulla sua pagina Facebook, dove pubblica anche la foto ricordo "di questo bell'incontro, il primo di tanti, in cui abbiamo parlato dei nostri Paesi, dei diritti sociali, di ambiente e di democrazia diretta". Perché "il vento del cambiamento ha valicato le Alpi".
Concetto che vuole assolutamente far passare, tanto da ripeterlo per ben due volte. Perché all'operazione Remontada il leader pentastellato ci crede fermamente, soprattutto ora che sente di aver agganciato un treno importante. A raffreddare le speranze del M5S, però, è il portavoce dei Gilet jaune, Christopher Chalencon, che a Le Parisien dice: "Alleanze? Per niente. La nostra lotta è di alto profilo". Le parti si incontreranno ancora, in Italia, ma la strada resta in salita.
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