L'invito a uscire allo scoperto si leva da tutto agone politico 

Sono stati cinque i deputati, tre della Lega, uno del M5s e uno di Italia VIva a chiedere il bonus destinato alle partite Iva. Ma solamente tre- riferiscono fonti politiche – avrebbero ottenuto i 600 euro messi a disposizione del Governo per contrastare gli effetti negativi della crisi innescata dal Coronavirus. Sarebbero due esponenti del Carroccio e un 5S.   "Questo modo di fare servizio pubblico da parte dell’INPS è barbaro. A noi di Italia Viva non risulta che alcun parlamentare appartenente al nostro gruppo abbia chiesto il bonus" ha attaccato il presidente di Iv Ettore Rosato. Intanto è pressing, da parte dei partiti, per rivelare i nomi. "Ritengo ci sia una sola cosa da fare: l’Inps renda pubblici i nomi dei parlamentari che hanno ottenuto il bonus. Buttare fango su un’intera categoria, con notizie fatte trapelare in questo modo, è inaccettabile. E' come gettare la pietra e nascondere la mano. Se ci sono parlamentari o consiglieri regionali che hanno incassato il bonus da 600 euro a fronte di indennità mensili rilevanti è bene che vengano alla luce. Ne hanno da guadagnare tutti, soprattutto la politica" ha sottolineato la Ministra Teresa Bellanova, capodelegazione al Governo e Presidente di Italia Viva. Ma la divulgazione è coperta dalla privacy: una soluzione per sbloccare la situazione potrebbe essere la convocazione formale in commissione parlamentare dei vertici Inps. Intanto due consiglieri comunali si autodenunciano: "Abbiamo richiesto il bonus, non viviamo di politica", dichiarano Anita Pirovano, della lista progressista a Milano, e Jacopo Zannini della lista "L'altra Trento".

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