Il governo incassa la fiducia sulla legge di bilancio alla Camera. In netto ritardo sulla tradizionale tabella di marcia, la manovra supera lo scoglio con 314 sì e 230 contrari, dopo una maratona in commissione Bilancio fatta di stop&go.

Nel complesso, la manovra comporta, rispetto ai saldi a legislazione vigente, un peggioramento del saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato di circa 73,6 miliardi nel 2021, 64,5 miliardi nel 2022 e di 50,2 miliardi nel 2023.

Tra le misure, che saranno licenziate con l’ok al provvedimento, domenica 27 dall’aula della Camera – per poi passare all’esame del Senato – c’è il superbonus 110% prorogato fino a tutto il 2022, il rilancio della rottamazione auto anche nel 2021 e interventi per le partite Iva. Per quanto riguarda invece la lotta al Coronavirus, il provvedimento vede , oltre allo stop all’Iva sui vaccini, 650 milioni per assumere 3mila medici e 12.000 infermieri da dislocare per il piano vaccinale. Disposto anche lo slittamento dell’applicazione della ‘sugar tax’ da luglio 2021 a gennaio 2022.

Montecitorio dopo le proteste di ieri riesce a sfatare lo spettro di portare la manovra in aula nei giorni di festa. L’accordo, raggiunto durante la conferenza dei capigruppo di ieri sera, ha permesso di impegnare l’aula ieri  – con il voto di fiducia – e rimandare l’esame del provvedimento con il via libera a domenica 27 dicembre. In questa giornata saranno infatti illustrati e discussi gli ordini del giorno (a partire dalle 10) e in serata intorno alle 20.30 ci dovrebbe essere il voto di Montecitorio.

La palla a questo punto passerà a palazzo Madama che – ricevendo la legge di bilancio blindata – avrà tre giorni per un esame lampo senza modifiche. Salvo insomma il Natale e a questo punto anche il Capodanno. Il palazzo di Montecitorio infatti alla fine dei voti programmati si è svuotato, con tutti i deputati ‘fuori sede’ che si sono affrettati, trolley alla mano, a fuggire verso i luoghi di residenza.

Per il ministro dell’economia, Roberto Gualtieri, “indubbiamente ci sono emendamenti troppo specifici e settoriali che io non avrei fatto, ma complessivamente il Parlamento ha contribuito con il governo a fare una grande operazione come gli aiuti ai professionisti e le risorse per l’automotive”. Insomma il titolare del Mef non può non essere soddisfatto: “Al di là delle tante misure piccole ci sono anche interventi significativi e importanti”. Per le opposizioni invece la legge di bilancio è “senza visione”. Giorgia Meloni, leader di Fdi, fa infatti i conti in tasca al governo: “Da marzo a oggi abbiamo già speso 108 miliardi, molti di più di quelli che arriveranno nei prossimi due anni con il Recovery fund, la manovra ne spende altri 38. Ditemi se la condizione dell’Italia ora è favorevole. Quando i soldi li spendi in mille rivoli perché devi accontentare tutti non risolvi niente”.

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