Zingaretti cerca la mediazione, Renzi ritira le ministre
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è salito al Quirinale per un incontro interlocutorio con il Capo dello Stato Sergio Mattarella, con il governo a un passo dalla crisi. Nel corso del colloquio avvenuto nel primo pomeriggio Mattarella, secondo quanto si apprende, ha sottolineato la necessità di uscire velocemente da questa condizione di incertezza, a fronte dell’allarmante situazione causata dalla pandemia. Poi le parole del premier al ritorno a Palazzo Chigi: “Ho chiesto un colloquio per aggiornare il Capo dello Stato. Intanto c’è un fatto positivo, ieri abbiamo approvato la bozza del Recovery Plan che andrà in Parlamento e su cui ci confronteremo con le parti sociali – ha detto il presidente del Consiglio -. Ringrazio le forze di maggioranza, quando ci si confronta in modo costruttivo si ottengono risultati positivi. Abbiamo parlato dello stato di salute della coalizione e della pandemia”. “Il governo può andare avanti solo con il sostegno di tutte le forze di maggioranza. Auspico si possa lavorare in modo costruttivo. – ha sottolineato Conte – Una crisi non si concilierebbe con il momento del paese. Abbiamo tante sfide interne e a livello internazionale”. Alla domanda sulle dimissioni della delegazione di Italia Viva replica: “Mi auguro non si arrivi a quello, anche perchè stiamo lavorando a un patto di legislatura, sono convinto si possa trovare un senso di coesione delle forze di maggioranza. Ci sono discussioni, se ci siede a un tavolo si migliorano le cose. Lavorerò per rafforzare la cose prosegue il capo del governo – , per l’interesse dei cittaidni non per una questione personale”. “Italia Viva quando pone problemi in modo costruttivo troverà sempre in me un interlocutore per risolverli”, aggiunge ancora il premier.
Subito dopo le dichiarazioni del premier dal Pd arrivano le parole del capogruppo in Senato Andrea Marcucci: “Le dichiarazioni di Conte sono positive, va rilanciata in tutti i modi questa maggioranza politica. Italia Viva raccolga la disponibilità a sedersi attorno ad un tavolo“.
In mattinata il segretario Pd Nicola Zingaretti ha lavorato per ricucire, spiegando che “Un patto è possibile”. Ma tutti gli scenari sono aperti. “Si lavori come abbiamo insieme deciso al patto di legislatura in tempi certi e brevi con buonsenso e facendo prevalere il bene comune e la buona politica. Si può fare”, la nota del numero uno del Partito democratico.
Intanto Beppe Grillo lancia l’idea di un esecutivo di unità nazionale.”Stiliamo insieme un patto tra tutti i partiti per la ricerca del bene comune per il Paese”, dice il fondatore del Movimento 5 Stelle. Alle 17.30 è prevista la conferenza di Matteo Renzi con le ministre Bellanova e Bonetti e il sottosegretario Scalfarotto. Il leader di Italia Viva è pronto a staccare la spina e far dimettere i suoi se non avrà risposte da Conte sul Mes e la gestione della pandemia. Ma a poche ore dallo showdown dal campo renziano arriva la frenata del deputato Gennaro Migliore, che a ‘Un Giorno da Pecora’ su Rai Radio 1 fa sapere: “In merito alle dimissioni delle ministre non abbiamo ancora deciso”.
Per un esecutivo largo c’è anche l’apertura di Matteo Salvini: “”Su cinque punti precisi un’alternativa in parlamento ci può essere ed è nostro dovere offrirla agli italiani: salute, lavoro-imprese, scuola, infrastrutture e giustizia”, le parole del leader della Lega, che spiega: “Penso che una maggioranza che metta al centro questi tempi con il centrodestra a farne da guida sia sa soluzione migliore, sempre che non ci siano le elezioni”.
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