All'incontro, quest'anno in forma virtuale, si sono susseguiti gli interventi della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, della cancelliera tedesca, Angela Merkel, e del presidente francese, Emmanuel Macron
Giornata all’insegna dell’Europa al World economic forum di Davos. All’incontro, quest’anno in forma virtuale, si sono susseguiti gli interventi della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, della cancelliera tedesca, Angela Merkel, e del presidente francese, Emmanuel Macron. Tanti i temi di discussione: dal coronavirus ai vaccini passando per il cambiamento climatico, i social media e il ruolo della democrazia.
“Se non agiamo in fretta, la prossima pandemia sarà dietro l’angolo”, avverte von der Leyen, rimarcando il raccordo tra fenomeni come l’innalzamento delle temperature e l’erosione della natura con la pandemia. “Abbiamo parlato molto dei legami tra perdita di biodiversità e il coronavirus. Ma è tempo di passare all’azione”, aggiunge. Dello stesso avviso Merkel: “La pandemia ha reso chiaro che discutere, dibattere, confrontarsi è importante ma anche che è il momento di agire”. La cancelliera sottolinea che i vaccini rappresentano la soluzione per uscire dalla pandemia ma la strada è “ardua” viste le “tracce profonde” lasciate “nelle società e nelle economie”. In ogni caso, bisogna tenere a mente che “siamo parte di un habitat naturale e anche se abbiamo molta conoscenza, anche tecnologica, dipendiamo ancora dalla natura”. Il Covid-19 ha fatto emergere “quanto siamo collegati e interdipendenti” e da qui l’importanza del “multiratelismo” (fulcro del discorso del presidente cinese Xi Jinping di lunedì). Tuttavia “non si tratta solo di lavorare insieme” ma anche “dimostrare trasparenza” perché “all’inizio della pandemia non siamo stati così trasparenti come avremmo dovuto, per esempio per quanto riguarda le informazioni rilasciate dalla Cina sulle origini del virus”. D’accordo, il presidente francese Macron per il quale “c’è bisogno di un multilateralismo efficace”, e “ora abbiamo un nuovo socio nordamericano per ottenerlo”.
Sui vaccini, la leader della Commissione ricorda che “le imprese devono onorare i loro impegni”, mentre “implementeremo un meccanismo di trasparenza sul vaccino e l’Europa contribuirà a questo bene comune”. Di certo la Ue non vuole farsi cogliere impreparata e per questo proporrà la creazione di un programma di preparazione di biodifesa permanente e dedicato alla preparazione di attività contro i patogeni conosciuti e non e alla messa a punto dei vaccini.
Spazio anche al tema dei social e del rapporto con la democrazia. “Il modello di business delle piattaforme online impatta non solo la libera e leale concorrenza ma le nostre democrazie, la nostra sicurezza e la qualità delle nostre informazioni. Ecco perché dobbiamo contenere questo immenso potere delle grandi aziende digitali”, precisa von der Leyen. E sintetizza: “Quello che è illegale offline dovrebbe esserlo anche online” e “vogliamo che le piattaforme siano trasparenti su come funzionano i loro algoritmi”.
Mentre viene salutato con entusiasmo il ritorno degli Stati Uniti nell’Accordo di Parigi (“sono lieta”, dice von der Leyen), l’inquilino dell’Eliseo ci tiene a sottolineare che, per quanto l’uscita di Washington abbia costituito “un rischio enorme”, “il castello di carte non è cascato”. È necessario fare il possibile “per rispettare gli accordi presi”, “il sistema funziona solo se avanziamo tutti allo stesso ritmo”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata