Alla Camera il premier incaricato vede enti locali, Confindustria e sindacati. Il calendario degli incontri

Prorogare il blocco dei licenziamenti, riformare il reddito del cittadinanza e accelerare sul Recovery Plan. Terminate le consultazioni con i partiti, per Mario Draghi si prospetta il confronto con le parti sociali, attese oggi alla Camera. Il premier incaricato sa bene che sindacati e mondo delle imprese si aspettano segnali chiari e rapidi, magari con un maggior dialogo rispetto al Conte Bis. Si parte alle 11 con gli enti locali, mentre alle 11.45 l’appuntamento è con il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. Dopo Confapi, alle 12.45 ecco i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Pier Paolo Bombardieri. Nel pomeriggio nuovi incontri con le confederazioni dell’agricoltura, del commercio, dell’artigianato e dell’ambiente.
 
Bonomi ha lodato Draghi come “patrimonio” del’Italia, ma nessuno si aspetta tenerezze eccessive, non consone al carattere dell’ex leader di Assolombarda. Da viale dell’Astronomia si punta a investimenti per pubblico e privato, una riforma fiscale e delle politiche attive del lavoro e una revisione integrale di Reddito e cittadinanza e Quota 10, sicuramente deludenti rispetto alle previsioni.

Sul fronte dei sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno una priorità massima: la proroga del blocco dei licenziamenti fino a quando ci sarà l’emergenza. Al momento, infatti, lo stop terminerà il 31 marzo e serve una presa di posizione, con le le imprese che vorrebbero evitare un provvedimento generalizzato. L’auspicio è quello di aprire una nuova fase di concertazione, per affrontare i temi più spinosi: piano vaccinale, Recovery Plan, prolungamento della Cassa Covid e riforme. “Abbiamo chiesto un Patto Sociale utile per rilanciare il Paese e permettere a tutti di dare il proprio contributo. Sosteniamo che la coesione sociale sia un bene importante: bisogna lavorare insieme per costruire un Paese diverso”, è l’idea del leader Uil Bombardieri, mentre dalla Cisl Furlan rilancia sull’occupazione: “Dobbiamo mandare un messaggio rassicurante alle persone. Non possiamo aggiungere alla paura del contagio anche quello di restare senza lavoro”. Il numero uno della Cgil Landini vuole invece “un nuovo Statuto dei lavoratori” e “partecipare al cambiamento del Paese”. Insomma c’è già molta carne al fuoco, ma l’impressione è che Draghi prenderà ogni spunto utile da questi confronti per far correre subito il governo come chiesto esplicitamente dal Colle.

Questo il calendario degli incontri di Draghi

– 10.30 Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome, Anci e Upi.

– 11-11.20 ABI

– 11.20-11.35 Ania

– 11.40-12.10 Confindustria

-12.10-12.25 Confapi – Confederazione italiana piccola e media industria privata 

-12.30-13.15 CGIL-CISL- UIL

-13.15-13.30 UGL

-14.45-15 Unioncamere

-15.05-15.35 Coldiretti-Agrinsieme

-15.35-15.50 Confcommercio

– 16-16.15 Confesercenti

-16.20-16.50 Confartigianato – CNA Confederazione nazionale dell`artigianato-Casartigiani

-16.55-17.25 Alleanza delle cooperative italiane (coordinamento nazionale di Confcooperative, Legacoop e AGCI) – Ue.Coop – Unione europea della cooperative

-17.30-18 WWF Italia-Greenpeace Italia-Legambiente

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