Avanti con Draghi, "con responsabilità e senza veti". La linea è condivisa da Forza Italia e Lega
Avanti con Draghi, “con responsabilità e senza veti”. La linea è condivisa da Forza Italia e Lega: i due leader Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, dopo essere stati ricevuti separatamente dal presidente incaricato, si trovano nella nuova residenza dell’ex premier, nella villa che fu di Franco Zeffirelli sull’Appia Antica.
Tra i due c’è “lungo e cordiale colloquio”, spiega chi ha assistito all’incontro nel verde a pochi passi dal centro di Roma, dove si intravedono pure gli inseparabili barboncini bianchi di Berlusconi. Salvini e Berlusconi si sono confrontati sulla situazione politica e sui contenuti delle proposte presentate a Draghi. E, soprattutto, “hanno ribadito la ferma volontà di dare un contributo, con senso di responsabilità e senza porre alcun veto, per risollevare il Paese da una gravissima crisi sanitaria, economica e sociale”.
Il presidente di Forza Italia, che è anche europarlamentare, si collega all’Europarlamento dalla villa e vota a favore del regolamento del Recovery Fund (e lo stesso fanno i suoi colleghi leghisti). Il Cav parla di un risultato storico. “L’Europa della solidarietà ha prevalso sull’Europa dell’austerità – spiega -. Ora tocca al prossimo governo italiano lavorare in Unione europea per ottenere che queste risorse arrivino al più presto al sistema economico delle imprese e alle famiglie italiane”.
L’incontro sull’Appia antica rinsalda quell’asse (spesso arrugginito) tra FI e Lega, continuando a mettere in difficoltà un Movimento 5 Stelle sempre più diviso. Ma ci sono problemi anche all’interno della coalizione di centrodestra: si lascia fuori Fratelli d’Italia, con Giorgia Meloni decisa a non votare la fiducia all’esecutivo targato Draghi. “Berlusconi vuole convincermi a cambiare idea? Io ho le mie posizioni, ed è difficile farmi cambiare idea”, spiega.
FdI, peraltro, non perde tempo e presenta la prima mozione al nascituro esecutivo: il testo, firmato dal senatore Adolfo Urso, chiede di rinviare la privatizzazione di Mps. Sull’istituto di credito, peraltro, lo stesso Salvini dichiara che “il prossimo governo dovrà salvare un patrimonio di Siena e di tutta Italia come il Monte dei Paschi, tutelando lavoratori e risparmiatori”.
Il leader del Carroccio, sicuro di aver fatto la scelta giusta schierandosi a favore di Draghi, si confronta per l’intero pomeriggio con i leghisti dei territori: sindaci, parlamentari, governatori. E quando i presidenti delle Regioni Calabria e Sicilia chiedono il Ponte sullo Stretto, risponde che “l’Italia ha bisogno di lavoro, di velocità”.
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