Partiti in tensione: restano nodi da sciogliere

Resta ancora aperta la partita dei sottosegretari e forse la lista è ancora tutta da scrivere. L’obiettivo è quello di chiudere con il Consiglio dei ministri di lunedì, convocato alle 9.30, ancora orfano nell’ordine del giorno del punto sulle nomine. Le forze politiche che compongono l’esecutivo di Mario Draghi sono in fibrillazione, alcune di loro avrebbero consegnato al presidente del Consiglio i desiderata. Da Forza Italia è arrivata, filtra da fonti azzurre, una lunga lista da cui, viene spiegato, Draghi potrà “attingere liberamente e in totale autonomia”. Si fanno ancora i nomi di Francesco Paolo Sisto alla Giustizia, Valentino Valentini agli Esteri, Gilberto Pichetto Fratin all’Economia, Maria Rizzotti alla Salute, Francesco Battistoni all’Agricoltura, e dall’Udc sarebbe stato indicato Antonio Saccone (Mit). Matteo Salvini invece avrebbe preferito indicare i ministeri dove portare il Carroccio. Fonti di via Bellerio, arrivate in serata, sottolineano che al centro dell’azione di governo devono esserci i temi. “Oltre al Viminale, la Lega ha chiesto di essere coinvolta in ministeri quali ambiente, infrastrutture, agricoltura e scuola. Sono le tematiche che riguardano lo sviluppo e in cui verrà deciso il futuro dei nostri figli”, scandiscono. Si parla quindi di Stefano Candiani, come sentinella di Lamorgese, e di Massimiliano Romeo all’Innovazione. Ancora Lucia Borgonzoni (Istruzione), Massimo Bitonci (Mef), Edoardo Rixi (Mit), Nicola Molteni (Agricoltura).

 

Restano tuttavia ancora da definire, viene spiegato, le rivendicazioni di Italia viva e M5S. L’uno vorrebbe ampliare il suo borsino, sfruttando la riduzione numerica del Movimento – viste le imminenti espulsioni dei dissidenti – e raggiungere quota 3 sottosegretari oppure guadagnare un viceministro. Per il partito di Matteo Renzi ci sono Lucia Annibali (Giustizia) e Gennaro Migliore, Daniela Sbrollini allo Sport. Tra i cinquestelle, ridotta la rosa, molto probabilmente a 10, i nomi certi sono: Laura Castelli (Mef), Pier Paolo Sileri (Salute), Stefano Buffagni (Transizione ecologica), Giancarlo Cancelleri (Mit), Carlo Sibilia (Interno). Tra le novità Gilda Sportiello (Sud), Luigi Iovino (Transizione digitale), Marialuisa Faro (Turismo). Nella quota affidata al segretario Pd, Nicola Zingaretti, dovrebbero esserci 5 nomi femminili e 2 maschili con i quasi certi Matteo Mauri (Interno), Sandra Zampa (Salute), Simona Malpezzi (Rapporti con il Parlamento), Lorenza Bonaccorsi (Turismo), Marina Sereni (Esteri), Antonio Misiani (Mef), Andrea Martella (Editoria o Sport). Ma potrebbero essere in partita anche Marianna Madia (Transizione ecologica) e Valeria Valente (Giustizia).

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