Approccio organico alle crisi industriali con attenzione al green e centralità alle donne. E’ questa la ricetta per il rilancio firmata da Alessandra Todde, da meno di un mese viceministra in quota M5S allo Sviluppo economico dopo un anno e mezzo da sottosegretaria in Via Veneto. “Abbiamo introdotto un nuovo metodo per gestire le crisi. Non abbiamo mai affrontato le vertenze singolarmente, ma gestendo le situazioni come filiere intere o distretti da sostenere – racconta a LaPresse – Spesso abbiamo unito progetti simili o coinvolto imprenditori locali che volevano intervenire”. Nel corso del Conte 2 le vertenze sono scese da 150 a 99, con crisi molto difficili come Alcoa (“E’ casa mia) o Pernigotti, dove l’Italia è riuscita ad annullare la delocalizzazione dei lavoratori dalla Turchia. Per i prossimi mesi i dossier aperti sono tanti, ma sulla politica industriale la 52enne originaria di Nuoro sembra avere le idee chiare: “Serve un approccio organico per la siderurgia nazionale, sono convinta che Giorgetti abbia lo stesso approccio”.
Secondo Todde bisogna accompagnare la aziende nella strada dello sviluppo sostenibile, una strategia giudicata “vincente” e che non necessita di misure “punitive” da parte del governo. E in questo scenario la viceministra rilancia l’importanza delle donne: “C’è un tema di leadership che deve essere sostenuto e rivendicato, dobbiamo essere capaci di creare consenso e dettare la linea, senza andare a traino”. E il M5S? La componente rosa qui ha concretamente un ruolo non di poco conto (basti pensare a Laura Castelli confermata viceministra al Mef), con Todde che propone l’attuale sindaca di Torino per un ruolo di peso nel Movimento: “E’ importante sostenere nomi che si sono dimostrati capaci come Appendino. Lei può essere una figura spendibile a livello nazionale”.
Nell’universo pentastellato il momento è delicato, nessuno lo nasconde, e la viceministra rilancia la figura di Giuseppe Conte. “Il suo ritorno in campo è un ritorno da federatore per valorizzare tutto il M5S, mi auguro che dia una visione a lungo termine per un progetto non tattico, ma strategico”, commenta. Si tratta di figura “importantissima per Todde, perché “interpreta l’anima del nuovo M5s, che si è dimostrato forza responsabile e con capacità di governo”.