Anche sulla scuola "problema importante" per Fedriga. L'oggetto della polemica è la percentuale di alunni delle scuole superiori che dovranno rientrare in classe
Le Regioni ancora sul ring contro il governo di Mario Draghi sulla questione delle riaperture e in particolare del coprifuoco, chiedono un incontro urgente al premier prima dell’entrata in vigore del decreto del 26 aprile: la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha deciso di inviare una lettera al Presidente del Consiglio per sottoporre alla sua attenzione le proposte prioritarie rispetto alle misure in via di adozione con il prossimo Decreto Legge, dando la disponibilità per un incontro urgente prima della pubblicazione del provvedimento.
Anche sulla scuola il presidente Massimiliano Fedriga aveva espresso in mattinata perplessità: “Sulla scuola c’è un problema politico e istituzionale importante. Aver cambiato un accordo siglato con la Conferenza delle Regioni, Anci e Upi in Consiglio dei Ministri è un precedente molto grave che non credo ci sia mai stato. Si è incrinata la leale collaborazione tra Stato e regioni”, ha detto il governatore del Friuli Venezia Giulia e presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga a Radio Kiss Kiss. “Se si cambia idea si convocano le parti con le quali si erano trovati gli accordi e si rimodulano”, ha precisato. Pressing sostenuto dei ministri M5S ieri in Consiglio dei ministri per alzare la soglia dal 60 al 70 percento in presenza per gli alunni delle scuole superiori. Secondo quando apprende LaPresse da fonti della maggioranza durante la riunione di ieri proprio i pentastellati avrebbero fatto muro contro l’accordo sancito in conferenza Stato-Regioni e per modificare in eccesso nel decreto la percentuale. Oggi l’ira del presidente Massimiliano Fedriga che ha convocato una riunione straordinaria.
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