Governo pronto a estensione Green pass. Ma il dossier fisco agita la maggioranza

Sul tavolo del Consiglio dei ministri di domani l'obbligo di certificazione per i dipendenti pubblici

Estensione dell’obbligo di green pass, legge delega sulla riforma fiscale: il governo prova a inserire una marcia più alta per questo settembre tirando le fila di dossier che attendono sulla scrivania dei ministri competenti e di palazzo Chigi. Ma sono temi che intercettano le fibrillazioni nella maggioranza, già elettrizzata dalla campagna elettorale per le amministrative ormai entrata nel vivo: così, se sul certificato vaccinale la strada sembra segnata, dopo l’apertura del leghista Giorgetti, sul fisco è il centrodestra di governo a fare muro contro la riforma del catasto.

Giovedì il Cdm: sul tavolo il green pass obbligatorio per dipendenti pubblici

Il Cdm di giovedì – ancora da convocare, così come la cabina di regia che dovrebbe precederlo – dovrebbe affrontare l’estensione del green pass ai dipendenti pubblici su cui il ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta spinge ed è pronto da settimane e che dovrebbe diventare obbligatorio dal 10 di ottobre. E gli altri lavoratori? Difficile, si osserva nei corridoi, che il testo già questa settimana coinvolga l’intero universo dei dipendenti delle aziende private, la mediazione potrebbe essere quella di inserire solo quei lavoratori delle attività per cui il green pass è già chiesto al cliente .

“Lo abbiamo detto anche insieme a Cisl e Uil: in questo momento la scelta più opportuna che il Governo e il Parlamento potrebbero fare è quella di un provvedimento di obbligo vaccinale”, sottolinea intanto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, intervenendo all’assemblea nazionale del sindacato a Milano. “Se il Governo intende optare per un altro provvedimento – ha proseguito -, quello che ci limitiamo a dire è che considereremmo un errore” il fatto che “una persona per lavorare debba pagarsi il tampone. Dal canto suo Salvini, in evidente minoranza, assicura: “Ho appena sentito Zaia, che ribadisce che il Green pass va usato in maniera limitata. Noi siamo contro l’obbligo vaccinale, siamo per la spiegazione e l’educazione”. E continua a insistere sui tamponi salivari gratuiti: “Ringraziamo chi si è vaccinato, io tra loro, ma non possiamo rovinare la vita di chi ha fatto un’altra scelta. Il tampone rapido e gratuita è una soluzione, spero che nessuno si metta di traverso”.

Riforma del fisco in bilico

In bilico anche l’approdo sul tavolo del Consiglio dei ministri della riforma del fisco. Sul punto, viene spiegato da fonti dell’esecutivo, è ancora in corso il confronto tra le forze della maggioranza che non è detto venga concluso nelle prossime ore. Ad agitare gli animi è soprattutto la riforma del catasto. “Le ipotesi avanzate dalla stampa vedono la Lega assolutamente contraria”, tuona il responsabile economico del Carroccio Alberto Bagnai. Mentre da FI Sestino Giacomoni chiede di rispettare “la volontà del Parlamento, che attraverso la commissione Finanze si è espressa, pressoché all’unanimità, sul fatto di evitare la revisione del catasto, aumentando di fatto la tassazione sugli immobili”. Ribadisce la ministra Mara Carfagna: “La riforma del fisco è una delle riforme su cui il governo è più concentrato” e la riduzione delle tasse e dell’oppressione fiscale costituisce uno degli obiettivi principali da realizzare”. Anche il MoVimento 5 Stelle rivendica “proposte concrete e realizzabili per abbassare le tasse a cittadini ed imprese” con la riduzione dell’Irpef per i redditi tra i 28.000 e i 55.000 euro; il superamento dell’Irap, le agevolazioni fiscali direttamente sul conto corrente dei cittadini; un’uscita graduale dal forfettario per le partite Iva, e redditi da capitale e altri redditi finanziari da unire in una unica imposta.