Minacciato il giornalista che ha realizzato l'inchiesta. Ciocca prepara la querela contro Jonghi Lavarini

Terza Lega? No, non c’è una terza Lega. La Lega è una sola, non c’è neanche una seconda. Non esiste la terza Lega”. Così a LaPresse il consigliere regionale della Lega, Massimiliano Bastoni, commenta la seconda puntata dell’inchiesta di Fanpage andata in onda ieri a ‘Piazza Pulita’ su La7 sui presunti rapporti tra il partito e l’estrema destra milanese. Si tratta della seconda puntata, dopo la prima che aveva scosso FdI e portato all’auto-sospensione di Fidanza. Duro l’attacco di Bastoni dopo la messa in onda che lo vede come protagonista della seconda puntata dell’inchiesta: “E’ un taglia e incolla di anni in cui sono state fatte delle riprese con telecamere nascoste e con metodologie quasi, in alcuni casi, da agente provocatore, ma è un taglia e incolla. Parlare di alleanza” tra la Lega e l’estrema destra “mi sembra eccessivo. C’è una scena di una cena e poco altro”.  Lei si sente vicino a Lealtà Azione (movimento di estrema destra, ndr)? “Mi sento vicino nel senso che ho aderito ad alcune loro iniziative che si occupano di sociale, soprattutto la consegna dei pacchi alimentari alle famiglie in difficoltà e al torneo di calcetto che fanno ogni anno contro la pedofilia. Mi sento assolutamente vicino alle loro battaglie sociali da questo punto di vista – ha detto ancora Bastoni a LaPresse – Non stiamo parlando di partiti o di accordi di nessun altro tipo”. 

Dopo Bastoni, parla anche Ciocca

“Il mio rapporto con Roberto Jonghi Lavarini è inesistente”. Lo ha detto a LaPresse l’eurodeputato della Lega Angelo Ciocca, uno dei politici al centro dell’inchiesta di FanPage sui finanziamenti ai partiti diffusa ieri sera. “Sto ultimando la querela nei suoi confronti con i miei avvocati, che depositerò domani mattina”, aggiunge. L’eurodeputato “è al lavoro con i suoi legali” per predisporre la querela nei confronti del ‘barone nero’ Roberto Jonghi Lavarini. “Vorrei depositarla già oggi o al più tardi domani mattina – ha aggiunto – dato che il Tribunale è aperto”. Insieme alla denuncia al ‘barone nero’ Ciocca e il suo team di avvocati stanno lavorando anche ad una seconda denuncia “per le diffamazioni” derivanti da un suo coinvolgimento con ambienti di estrema destra. “Ambienti che non mi appartengono”, chiarisce Ciocca che dopo la diffusione della puntata è stato preso di mira dagli hater sui social network. 

La procura

La Procura di Milano sta acquisendo tutto il materiale girato per realizzare la seconda puntata dell’inchiesta giornalistica realizzata da Fanpage sui finanziamenti ai FdI e sui legami dei movimenti di estrema destra con FdI e Lega. Al vaglio dei magistrati milanesi Giovanni Polizzi e Piero Basilone ci sono anche profili di apologia del fascismo. Dopo al diffusione della prima puntata, sono stati iscritti nel registro degli indagati l’eurodeputato di FdI Carlo Fidanza e il ‘barone nero’ Roberto Jonghi Lavarini per le ipotesi di finanziamento illecito ai partiti e riciclaggio. Al centro della seconda puntata dell’inchiesta di Fanpage ci sono le presunte connessioni tra il gruppo del ‘barone nero’ Roberto Jonghi Lavarini, Lealtà Azione e alcuni esponenti della Lega, come Mario Borghezio, Roberto Ciocca, il consigliere regionale Max Bastoni e la neo eletta consigliera comunale Silvia Sardone. Al vaglio anche la vicenda della consegna di un trolley che sarebbe dovuto essere pieno di contanti, che i readattori di FanPage avevano riempito di libri.

Giornalista di Fanpage minacciato

Dopo che il giornalista di Fanpage autore dell’inchiesta è venuto allo scoperto “è stato minacciato con frasi come ‘te ne devi andare da Milano’”. A raccontarlo, ospite di Un Giorno da pecora, su Rai Radio1, è il direttore del sito Fanpage, che ha prodotto l’inchiesta ‘Lobby nera’, Francesco Cancellato. “Al momento non sono previste altre puntate”, ha aggiunto. 

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