La ministra dell'Interno al question time alla Camera sugli scontri del 9 ottobre a Roma: "Scioglimento Forza Nuova complesso, mozione al vaglio". Meloni attacca: "Sapeva e non ha fatto nulla"

La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese è intervenuta alla Camera dei Deputati, durante il question time, sugli scontri nel corteo no-green pass di sabato 9 ottobre. “Desidero associarmi all’unanime condanna che è stata espressa su tali gravi episodi di violenza che hanno turbato l’opinione pubblica ed esprimere la piena solidarietà alla Cgil per il vile assalto perpetrato alla sua sede” ha detto Lamorgese intervenendo sulla gestione dell’ordine pubblico in occasione della manifestazione e in merito allo scioglimento di organizzazioni sovversive di estrema destra.

Lamorgese: “Deciso protagonismo di Giuliano Castellino”

“Gli elementi già acquisiti consentono di focalizzare la figura di Giuliano Castellino, il quale anche in tale circostanza si è evidenziato per un deciso protagonismo rilevatosi soprattutto in occasione del suo intervento in piazza del Popolo allorché ha preso la parola facendo riferimento alla volontà di indirizzare il corteo verso la sede della Cgil”. Così la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, nel corso del question time alla Camera per rispondere sulla gestione dell’ordine pubblico in occasione della manifestazione svoltasi a Roma il 9 ottobre scorso e in merito allo scioglimento di organizzazioni sovversive.

“Giuliano Castellino è destinatario di Daspo, della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, integrato da restrizioni alla mobilità. Tuttavia la scelta di precedere coattivamente nell’immediatezza nei suoi confronti non è stata ritenuta percorribile da parte delle autorità di pubblica sicurezza e da parte dei responsabili dei servizi di sicurezza che erano nella piazza nella considerazione che un intervento coercitivo eseguito in un contesto di particolare eccitazione e affollamento presentava l’evidente rischio di provocare reazioni violente da parte dell’interessato e dei suoi numerosi sodali con la conseguente degenerazione della situazione dell’ordine pubblico” ha detto Lamorgese.”La condotta di Castellino, evidenziatasi in seguito anche in occasione dell’assalto alla sede della Cgil, ne ha portato poi all’arresto in flagranza differita insieme ad altri esponenti di Forza Nuova e facinorosi e la sua posizione è attualmente al vaglio della magistratura inquirente per le gravissime contestazioni che gli sono state mosse” ha precisato.

La ministra dell’Interno: “Forza Nuova? Scioglimento complesso, mozione al vaglio “

“Riguardo alla questione dello scioglimento di organizzazioni a carattere eversivo è doveroso evidenziare come si tratti di un tema di eccezionale rilevanza politico-giuridica e di estrema complessità e delicatezza. Lo testimonia peraltro la limitata casistica applicativa della legge, la n. 645 del 1952, meglio nota come ‘legge Scelba’. Come ho avuto occasione di dire anche in altri momenti, la questione è attualmente alla particolare attenzione del governo, la cui azione collegiale potrà indirizzarsi anche sulle basi della valutazione della magistratura nonché delle indicazioni del parlamento a seguito della mozione già calendarizzata”. Così la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, nel corso del question time alla Camera per rispondere sulla gestione dell’ordine pubblico in occasione della manifestazione svoltasi a Roma il 9 ottobre scorso e in merito allo scioglimento di organizzazioni sovversive.

Meloni: “Scontri volutamente permessi”

Quanto accaduto sabato è stato calcolo, è stato volutamente permesso. Questo ci riporta agli anni più bui della storia italiana, è stato calcolo, siamo tornati alla strategia della tensione. Perché guardi un po? Il governo non fa niente e viene chiamata in causa l’opposizione”. Lo ha detto la leader di Fdi, Giorgia Meloni, rivolgendosi nel corso del question time alla Camera al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, in merito agli scontri di sabato a Roma. “Ministro Lamorgese, lei viene qui e ci dice che sapeva e non ha fatto nulla. E se fino a ieri potevamo pensare che il problema fosse una sua sostanziale incapacità, oggi la tesi che ci viene a raccontare in quest’aula è un’altra e molto più grave. Lei viene qui e ci dice che sapeva e non ha fatto nulla” ha detto Meloni.

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