Governo, si va verso una manovra da 23 miliardi. Anche 1 mld per mitigare rincari bollette

Tra i 6 e gli 8 miliardi per la riduzione del cuneo fiscale. Draghi in cabina di regia con i capidelegazione dei partiti, poi il Cdm

Il governo al lavoro sul Documento programmatico di bilancio che dovrebbe essere esaminato dal Consiglio dei ministri nel pomeriggio e la manovra, che invece dovrebbe richiedere qualche giorno in più per poi essere approvata dall’esecutivo in una nuova riunione dei ministri.  Si va verso una manovra da 23 miliardi. E’ quanto si apprende al termine della cabina di regia sul Dpb. Alla legge di bilancio, viene spiegato, dovrebbero essere destinate infatti risorse pari all’1,2% del Pil del 2022.

Una base di 6 miliardi di euro, da ampliare fino a 8, questo – secondo quanto viene riferito – lo stanziamento di risorse messe sul tavolo, nel corso della cabina di regia, per la riduzione del cuneo fiscale. La cifra, però, sarebbe stata contestata dai partiti che chiedono “uno sforzo ulteriore”. Il presidente del Consiglio Mario Draghi, ha convocato la cabina di regia quessta mattina alle 10.30 con i capodelegazione dei partiti che sostengono il Governo. 

Nella legge anche un fondo da un miliardo per mitigare gli effetti degli aumenti dei costi dell’energia sulle bollette. È quanto emerso dalla cabina di regia che si è riunita questa mattina a palazzo Chigi

Sulla legge di bilancio, abbiamo molto da lavorare: bisogna che la priorità sia la riduzione delle tasse perché i lavoratori abbiano più soldi in busta paga e le imprese diventino attrattive. Poi, la salute e l’istruzione: la pandemia ci ha insegnato che dobbiamo ripartire da là”, ha detto il segretario del Pd Enrico Letta a ‘Forrest’ su Rai Radio1. “Forza Italia chiede al governo un documento che sia un vero “Manifesto per la ripartenza” e che abbia come obiettivo la crescita. Questo risultato si ottiene con una robusta riduzione delle tasse sul lavoro, sulle famiglie e sul risparmio. Due i punti qualificanti sui quali Forza Italia chiede un impegno concreto: una forte riduzione del cuneo fiscale, cioè del costo del lavoro, di 10 miliardi e una ristrutturazione del reddito di cittadinanza. È necessario andare nella direzione di progressiva riduzione della misura separando la platea degli “occupabili”, che sono in grado di lavorare e dunque devono farlo, da tutti gli altri che, invece, devono continuare ad essere destinatari di interventi di welfare”, riassumono in una notagli azzurri di Silvio Berlusconi al termine della riunione del coordinatore nazionale Antonio Tajani e dei vertici di Forza Italia con i ministri e i sottosegretari azzurri.