Il leader di Italia Viva rinviato a giudizio per finanziamento illecito parla a Porta a Porta

“Io non ho commesso reati, spero che i magistrati fiorentini possano in coscienza dire lo stesso”. Così il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, in merito al rinvio a giudizio deciso dai magistrati di Firenze nell’ambito dell’inchiesta Open.  

I soldi sono bonificati e chiari, ma la tesi della Procura, dopo anni di indagine, è che la Leopolda non sia stata organizzata da una fondazione ma da un partito. Io sono assolutamente certo che non c’è nessun reato. Sono tre anni che ci fanno il processo sui giornali, finalmente andiamo in un’aula di tribunale. È un processo politico alla politica“, ha detto il leader di Italia viva durante la registrazione della puntata di ‘Porta a Porta che andrà in onda questa sera su Rai. “Siccome io sono stato premier e ho il dovere di rispettare le istituzioni, devo dire che credo nella magistratura ma non mi fido di questi magistrati e li denuncio – aggiunge -. La legge è uguale per tutti, anche per i magistrati e siccome sono convinto che abbiano violato alcuni articoli di legge, chiedo che siano processati per abuso di ufficio e violazione della norma costituzionale“. Poi affonda il colpo: “Tra l’altro il procuratore Creazzo è stato sanzionato dai suoi colleghi del Csm per aver molestato sessualmente una donna“. “Nelle inchieste su Grillo e Casaleggio, ma anche con Giuseppe Conte per una vicenda precedente all’assunzione del ruolo di primo ministro, i magistrati sono stati molto seri: non hanno perquisito ma hanno chiesto le carte, non hanno preso i telefonini, ma hanno chiesto i documenti. Io ho citato gli articoli di legge che ritengo i magistrati abbiano violato, non faccio come Berlusconi ‘i magistrati sono tutti comunisti'”, ha aggiunto.

Lo staff di Renzi: “Finalmente processo in aula e non su media”

Per lo staff di Matteo Renzi “si tratta di un atto scontato e ampiamente atteso che arriva ad anni di distanza dai sequestri del novembre 2019 poi giudicati illegittimi dalla Corte di Cassazione”, scrivono in una nota l’ufficio stampa del leader di Italia Viva, Matteo Renzi, dopo la richiesta di processo della Procura di Firenze nell’ambito dell’inchiesta Open. “Finalmente inizia il processo nelle aule e non solo sui media. E i cittadini potranno adesso rendersi conto di quanto sia fragile la contestazione dell’accusa e di quanto siano scandalosi i metodi utilizzati dalla procura di Firenze”.  

Firmata denuncia penale contro Creazzo, Turco e Nastasi

“Nella giornata di oggi (9 febbraio, ndr) intanto il senatore Matteo Renzi ha provveduto a firmare una formale denuncia penale nei confronti dei magistrati Creazzo, Turco, Nastasi. L’atto firmato dal senatore sarà trasmesso alla Procura di Genova, competente sui colleghi fiorentini, per violazione del’articolo 68 Costituzione, della legge 140/2003 e dell’articolo 323 del codice penale. Renzi ha chiesto di essere ascoltato dai PM genovesi riservandosi di produrre materiale atto a corroborare la denuncia penale contro Creazzo, Turco, Nastasi”, spiega ancora lo staff dell’ex premier.  “È utile ricordare a questo proposito che la richiesta è stata firmata dal Procuratore Creazzo, sanzionato per molestie sessuali dal CSM; dal Procuratore Aggiunto Turco, che volle l’arresto dei genitori di Renzi poi annullato dal Tribunale della Libertà e dal Procuratore Nastasi, accusato da un ufficiale dell’Arma dei Carabinieri di aver inquinato la scena criminis nell’ambito della morte del dirigente MPS David Rossi- prosegue lo staff del senatore fiorentino – Questi sono gli accusatori. Il senatore Renzi nelle scorse settimane aveva chiesto di essere interrogato dopo che i PM avessero risposto alle istanze della difesa. Tale risposte non sono mai arrivate. Per questo nelle prossime settimane la difesa del senatore Renzi si riserva di produrre memorie difensive in vista dell’udienza preliminare anche prima del dibattito parlamentare in Senato sul conflitto di attribuzione che si terrà ragionevolmente nel mese di marzo”.

 

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