Settimana prossima possibile un vertice di maggioranza

Non bastano le rassicurazioni arrivate ieri da Palazzo Chigi: “nessuno pagherà più tasse. Il Governo non tocca le case degli italiani. E lo stesso sarà per gli affitti e per i risparmi”. La tensione nella maggioranza sulla riforma del fisco non accenna a calare e, anzi, oggi è lo scontro tra i vertici di Lega e Pd a scrivere un nuovo capitolo. “A me fa piacere che Draghi dica, a parole, di non volere aumentare le tasse, ma la Lega e il centrodestra non possono votare un documento dove c’è scritto che le tasse aumenteranno”, ribadisce il leader del Carroccio, Matteo Salvini. A cui ribatte il segretario dem, Enrico Letta: “Gli unici aumenti che subiamo e rischiamo di subire hanno un solo responsabile, Putin e la sua guerra, non si provi a rivoltare la frittata. Non lo consentiremo”, scrive su twitter, con evidente allusione alle simpatie mostrate in passato da i vertici di via Bellerio nei confronti del presidente russo. Poi a sera rincara la dose e stigmatizza il racconto secondo cui ci siano “Draghi, il suo Governo e noi che lo sosteniamo che vogliamo chissà quale aumento di tasse e Salvini che difende i cittadini. Da una parte i cattivi e dall’altra Robin Hood: questa è una balla gigantesca, è una fake news. È una messinscena non vera, non ci sarà nessun aumento” di tasse.

La speranza di trovare un accordo è riposta nel presidente del Consiglio Mario Draghi che la prossima settimana, di ritorno dalla missione ad Algeri, dovrebbe ricevere i leader del centrodestra per trovare una soluzione. Che tuttavia non sembra a portata di mano. “Abbiamo chiesto un incontro a Palazzo Chigi, con Draghi, non solo come Lega ma anche come intero centrodestra”, insiste Salvini, spiegando che “nel provvedimento fiscale c’è scritto che si ipotizza un aumento con il sistema duale delle tasse su bot, titoli di stato, sulla cedolare secca, sugli affitti”, mentre “con la riforma del catasto aumentano le tasse sulle case, con ripercussioni sull’Isee e sui contributi pubblici e sulle famiglie. C’è la guerra e una pandemia ancora in corso, pure l’aumento delle tasse non mi sembra il caso”, aggiunge a margine dell’udienza sul processo Open Arms a Palermo, annunciando di aver “chiesto al presidente Mario Draghi altre migliaia di euro per famiglie che non riescono a pagare le bollette, ma anche a sostegno delle imprese che non riescono ad arrivare a fine mese. Pensare di aumentare le tasse è assolutamente impensabile”.

Più morbida appare la linea di Forza Italia, che con il ministro Mara Carfagna smentisce di non aver fiducia in Draghi e nel suo impegno non aumentare la pressione fiscale: “Capisco che Fi voglia maggiori rassicurazioni sul tema della casa”, perché per gli azzurri quel tema “è sacro, ma io sono abbastanza fiduciosa sul fatto che l’incontro della prossima settimana sarà chiarificatore e si troverà una giusta soluzione. Non sono preoccupata”. Anche il coordinatore nazionale forzista, Antonio Tajani, toglie dal tavolo l’ipotesi di una crisi dell’Esecutivo: “”Forza Italia vuole che il governo vada avanti fino alla fine della legislatura” ma “su fisco e giustizia serve un confronto”. Confronto che potrebbe esserci già martedì, per trovare un’intesa ed evitare lo scontro in aula su un eventuale voto di fiducia, che lo stesso Draghi non ha escluso.

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