Il leader del M5S: "Chi dice che ho garantito fedeltà a un leader straniero si rende responsabile di diffamazione"
“Tutti sanno che per i valori e le idee del Movimento c’è una differenza notevole tra noi e le politiche perseguite da Trump. Ovviamente alcuni esponenti del Pd compreso Letta – che non sembrano così sereni in questa campagna elettorale – ne vorrebbero approfittare e dimostrare che l’agenda del movimento non è progressista. Caro Enrico i cittadini e la tua stessa comunità politica sanno chi sono e non sono così sprovveduti. Allora smettetela con queste balle così mal congegniate e con l’arroganza di distribuire patenti di legittimità di ogni tipo”. Così Giuseppe Conte, leader M5S, in un video su Facebook.
Il leader del Movimento 5 Stelle ha parlato del suo rapporto con il 45esimo presidente degli Stati Uniti anche in un’intervista a Telelombardia. “Dobbiamo metterci d’accordo: o sono filoputiniano o sono filostatunitense. Questo per dire che sono tante le mistificazioni. In realtà posso dire che ho sempre difeso l’interesse nazionale, l’ho fatto da presidente del Consiglio e continuerò a farlo da leader del Movimento 5 Stelle”. Si è soffermato in particolare su un articolo di Repubblica che approfondisce i risvolti dei rapporti tra Italia e Usa ai tempi del ‘Russiagate’: “In quell’articolo che oggi lancia questa notizia c’è un passaggio vergognoso che grida vendetta, quando c’è scritto che ‘Conte ha garantito fedeltà a Trump nel caso Barr’. Il giornalista che ha scritto quella roba lì ne risponderà davanti ai giudici e per questo ho dato mandato ai miei legali”, annuncia Conte, spiegando: “Non ho mai fatto una causa per diffamazione”, ma “se qualcuno si permette di dire che non ho difeso l’interesse nazionale e ho garantito fedeltà a un singolo leader di un altro paese straniero, qualunque esso sia, dopo che peraltro il Copasir ha certificato la mia estrema correttezza, si rende responsabile di una diffamazione e ne risponderà nelle sedi opportune”.
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