Il leader di Iv: "Nessun trappolone al centrodestra. Con Calenda stiamo facendo un bel lavoro, puntiamo al 10%"

“Quando uno dice ‘andiamo a fare la campagna elettorale, portiamo tutti quelli col reddito di cittadinanza’ usa un linguaggio clientelare. E’ voto di scambio quello che Conte sta dicendo in queste ore”. Lo ha detto il leader di Italia Viva Matteo Renzi oggi a Genova nel corso di un comizio elettorale. “A Palermo 3 ore fa – prosegue Renzi – Conte ha detto: ‘Renzi venga senza scorta a dire che vuole togliere il reddito di cittadinanza’. Cosa stai facendo Giuseppe Conte? Stai minacciando la violenza fisica? Ti devi vergognare Giuseppe Conte. È incredibile questo modo di fare, Giuseppe Conte sei un mezzo uomo. Questo è un linguaggio da mafioso della politica”. 

Milano, Calenda abbraccia Renzi
Milano, Calenda abbraccia Renzi

Il leader di Iv: “Nessun trappolone al centrodestra”

 “Trappolone al centrodestra? Ha sbagliato Matteo. Le discussioni tra Meloni e Salvini hanno ispirato l’articolo di Sallusti”, ha dichiarato Salvini che sull’accordo con Azione ha poi aggiunto: “Noi – sottolinea – stiamo facendo un bel lavoro con Carlo Calenda per fare un buon risultato e sono molto ottimista che si possa fare un buon risultato”.

“Puntiamo al 10% per essere decisivi in Parlamento”

“Noi non siamo per la Meloni, noi siamo perché si prenda il 10 per cento e si sia decisivi in Parlamento. Dal clima che vediamo anche in Liguria è un risultato alla portata”. Così il leader di Italia Viva Matteo Renzi parlando con i giornalisti a margine di un incontro elettorale oggi a Genova, rispondendo a una domanda sulle alleanze a chi chiedeva se dopo l’appoggio alla ricandidatura del sindaco di centrodestra Marco Bucci a Genova, potrebbe ipotizzarsi un appoggio del suo gruppo anche a un eventuale governo Meloni e del centrodestra. “Bucci che governasse bene lo abbiamo visto – ha proseguito – e per questo lo abbiamo appoggiato. Sarei felice che la Meloni governasse bene come Bucci ma ho l’impressione dai primi segnali che non sarà così per i litigi interni e per lo spessore personale”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata