I leghisti tornano a Pontida dopo due anni di stop per il Covid, i dem riuniscono i sindaci a Monza
La sfida politica si gioca tutta al Nord, in Lombardia. Oggi sono due le piazze cruciali: quella del Pd a Monza e quella della Lega che torna a Pontida dopo due anni di stop. Salvini rimarca il contrasto: “Siamo oltre 100mila”, insistendo sulla piazza molto più piena che a Monza. Letta rilancia: “Pontida oggi è una provincia d’Ungheria”.
Salvini lancia i 6 impegni
“Mi dicono che c’è Enrico Letta molto nervoso perché sta vedendo 100mila persone, gli mandiamo il bacione di Pontida, siamo gente per bene e accogliente”. Così il segretario della Lega, Matteo Salvini, intervenendo dal palco di Pontida. “Per smentire tutte le chiacchiere, le invidie, le gelosie e le parole al vento, un impegno che rimanga scritto per prendere per mano questo Paese. Scripta manent. Ministri e governatori firmano i 6 impegni su cui ci mettiamo la firma: stop alle bollette e sì nucleare sicuro, autonomia regionale, flat tax al 15% e pace fiscale, stop Fornero e sì quota 41, stop agli sbarchi e sì ai decreti sicurezzi e giustizia giusta. Questo è il sacro impegno della Lega a cambiare la nostra grande Italia”.
Letta: “Pontida è provincia di Ungheria”
“Pontida oggi è diventata provincia dell’Ungheria. Noi non vogliamo un’Italia che si leghi all’Ungheria come Salvini propone di fare. L’idea che l’Italia diventi oggi come l’Ungheria di Orban è esattamente l’opposto di quello che noi vogliamo fare”. Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, arrivando a Monza per la manifestazione ‘I Comuni per l’Italia’. Oggi “Monza è una grande capitale europea e noi non vogliamo che l’Italia segua il messaggio di Pontida, cioè andare verso l’Ungheria, verso una democrazia che si sta perdendo, tanto che il parlamento Ue l’ha sanzionata. Noi non vogliamo un’Italia che strizza l’occhio a Orban e Putin, volgiamo un’Italia che sia nel cuore dell’Europa ed è fedele alle sue alleanze”, ha aggiunto Letta.
“Letta ha detto che oggi Pontida è una provincia dell’Ungheria? Hanno passione per la geografia, un giorno è la Russia, la Polonia o l’Ungheria. Orban qualcuna la fa giusta e qualcuna la sbaglia”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, parlando dal palco di Pontida. “Tornare a guerreggiare e a dividere il Paese su temi come l’aborto non è utile nel 2022, nessuno può togliere l’ultima parola alla donna. Non dividiamo il Paese su guerre di religione, uniamo l’Italia in nome del lavoro”, ha aggiunto.
La piazza di Monza
Sindaci in piazza a Monza per tirare la volata al segretario del Pd Enrico Letta in vista del voto del 25 settembre. Secondo il partito, sono 500 i primi cittadini democratici e progressisti attesi da tutta Italia nel capoluogo brianzolo, tra cui quelli di Milano e Roma, Beppe Sala e Roberto Gualtieri. Molti gli amministratori locali già presenti sotto al palco allestito all’Arengario, con bandiere del Pd e arcobaleno. La manifestazione dal titolo ‘I Comuni per l’Italia’, si tiene in concomitanza con il raduno leghista di Pontida. Il segretario dem Enrico Letta è in arrivo con l’ecobus elettrico con cui sta svolgendo il suo tour elettorale per l’Italia.
La piazza di Pontida
‘Credo nell’Italia e nella Lega’. È lo slogan del raduno di Pontida che campeggia sullo sfondo del maxi palco allestito per la 34esima kermesse della storia del Carroccio. La scritta a caratteri cubitali è affiancata dal simbolo elettorale del partito. Accanto al palco da 12 metri per 30 ci sono due maxi schermi. Intanto, i militanti stanno arrivando alla spicciolata sul pratone. Qualche militante ha portato anche la bandiera della Lega Nord, ma spopolano i vessilli della Lega Salvini premier. Il bandierone del Sole delle Alpi sventola sulla strada di fronte al ‘sacro suolo’, dove ci sono 38 gazebo in rappresentanza di tutte le regioni italiane e di alcune associazioni. Tra gli striscioni sul muro grigio alla destra del palco, si legge ‘Palazzago c’è’, ‘Zògn (Zogno in dialetto bergamasco, ndr)’, ‘Imola’ e ‘Lega Viterbo”. In filodiffusione diversi brani di musica italiana, da Lorella Cuccarini a Pupo, da Fedez a Dargen D’Amico.
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