La leader di Fratelli d'Italia ha commentato le parole del presidente di Forza Italia su Vladimir Putin
“Chi è Putin? È il presidente russo che ha fatto una cosa inaccettabile per me. Questo c’è scritto sul programma del centrodestra, mi pare che Berlusconi abbia anch’egli spiegato che le parole che aveva espresso erano non un’interpretazione del suo pensiero ma un’interpretazione del pensiero di altri, non capisco perché continuiate a farmi una domanda sulla quale sono stata molto chiara”. Così Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, a margine della chiusura della campagna elettorale organizzata a Napoli all’Arenile di Bagnoli. “Spero che prima o poi chiederete a Enrico Letta conto del fatto che è alleato con un partito che dice che bisogna fermare l’invio delle armi all’Ucraina – aggiunge Meloni -. Cerchiamo di capire dove stanno davvero i problemi. Il centrodestra ha votato sempre compatto sull’Ucraina, anche sull’ingresso della Finlandia nella Nato, chi non ha votato l’ingresso della Finlandia nella Nato è stato Fratoianni, alleato del Pd. I problemi ce li hanno altri” conclude Meloni.
Se vinciamo salta sistema di potere sinistra
“Se vinciamo salta il sistema di potere della sinistra. Perché loro non avevano un’egemonia culturale, ma un’egemonia di potere. Loro sono preoccupati con tutto il loro sistema di potere che potrebbe finire. In Italia si andava avanti soprattutto se avevi la tessera del Pd. Noi vogliamo che vada avanti chi se lo merita indipendentemente dalla tessera che ha in tasca”.
Sinistra sputa sulla nazione per vincere
“La sinistra italiana è andata in giro per tutto il mondo a sputare sulla sua nazione per tentare di vincere, questa è una cosa inaccettabile. Non ho bisogno di parlare male dell’Italia come fa la campagna elettorale Enrico Letta. Da due anni sono presidente dei conservatori europei, ma non ho mai fatto un’intervista a un giornale straniero, perché ero opposizione del governo e avrei dovuto parlare male dell’Italia”.
La sfida è il lavoro
“Reddito cittadinanza? Io ho il progetto di separare un’assistenza necessaria, per chi non può lavorare anche migliore di quella che è stata fatta finora, per chi può lavorare la grande sfida è la libertà del lavoro. Non si combatte la povertà tenendo persone povere in quella condizione, si combatte la povertà facendo in modo che le persone povere possano diventare benestanti o ricche e questo si fa solo con il lavoro. Non si deve avere paura se si vota FdI perché non abbiamo mai lasciato indietro nessuno”.
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