La neosenatrice di Fratelli d'Italia sull'interruzione di gravidanza: "Non dire alle donne di abortire che tanto non c'è problema"
Con la legge 194 “abbiamo avuto 6 milioni di bambini non sono nati in Italia”. Lo ha detto la neosenatrice di Fratelli d’Italia, Lavina Mennuni a 24 mattino su Radio 24. “Mi immaginerei un sostegno anche economico da parte dello Stato nel caso in cui ci sia una donna che abbia una situazione di fragilità economica, perché mettere al mondo un bambino senza avere una sensazione di serenità e sicurezza, se peraltro la condizione è una condizione di precarietà, può essere un qualcosa che preoccupa molto. Allora è necessario che le istituzioni intervengano per sostenere economicamente con servizi, anche di diversa natura, la donna, perché il problema è che oggi la maternità viene vissuta in solitudine dalle donne, non viene vissuta come una ricchezza per tutta la società”.
“Con il fatto che noi abbiamo il tasso di natalità più basso d’Europa e il fatto che oggi non abbiamo mezzi per investire su questo tasso di natalità, io credo che le istituzioni dovrebbero porre come priorità delle loro agende cosa stiamo facendo noi per invertire questo dato, cosa stiamo facendo per accrescere la situazione di sicurezza della donna, cosa stiamo facendo per evitare che le donne scelgano di abortire perché magari sono stati abortiti perché c’era questa situazione di assoluta disattenzione. Bisogna ricordare alla donna che c’è uno Stato che gli è vicino e non bisogna dirle, abortisci, abortisci, tanto non c’è problema”.
“Ci sono medici che non sono obiettori e lì sta al sistema sanitario organizzarsi in modo adeguato, ma sinceramente non penso che si possa entrare addirittura nella coscienza di una persona. Finché c’è la normativa che prevede l’interruzione della gravidanza è chiaro che ci debbano essere strutture adeguate”, ha aggiunto Mennuni.
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