Quella del segretario del Pd, Enrico Letta, al M5S e al Terzo polo di un patto d’opposizione “non è una proposta vera, è falsa. Tanto per dirne una, noi abbiamo presentato una proposta molto chiara sul tetto nazionale alle bollette, l’ho mandata a Letta, gli ho detto ‘lavoriamoci insieme’ e nessuno lo ha mai più sentito. Quindi sono sempre espedienti retorici che nascondono il nulla. Non sta succedendo niente né su questo fronte né tanto meno su quello delle Regionali”. Così il leader di Azione e del Terzo polo, Carlo Calenda, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’. “Secondo me – aggiunge – Enrico è una persona molto umorale. I rapporti personali dominano rispetto alla politica, un po’ come ha fatto con Renzi prima delle politiche. Il tema è: siccome non sei venuto con me alle elezioni adesso non ti parlo. È un atteggiamento sbagliato e infantile“. Alla domanda se le opposizioni dovrebbero fare fronte comune, Calenda risponde: “Non c’è nessun fronte comune, neanche interno al Pd. Metà partito sta già con Conte e infatti andrà alla manifestazione che, di fatto, è una manifestazione per la resa dell’Ucraina, sette deputati su undici hanno votato contro l’invio di armi… Ormai il Pd è già diviso in due campi. Proveranno a tenere tutto insieme attraverso un nuovo segretario che ricomincerà a dire ‘con Conte ma anche con Calenda’. È una cosa che non sta in piedi. E a proposito di Ucraina, io propongo a tutti i partiti, a cominciare da Pd e +Europa, una grande manifestazione a sostegno”.