L'esponente di Fratelli d'Italia eletto con 116 voti
Da vice a presidente del Senato nel giro di una legislatura. Ad Ignazio La Russa va la seconda carica dello Stato: è lui il successore di Maria Elisabetta Alberti Casellati. Ha ricevuto 116 voti alla prima votazione, gliene bastavano 104 per essere eletto. Le schede bianche sono state 66, 186 i votanti su 187 senatori presenti. Politico di lungo corso, 75 anni, nato a Paternò (Catania) ma milanese d’adozione, sposato con tre figli, è fratello di Romano, neo assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia ed ex europarlamentare di An, e di Vincenzo, parlamentare Dc. Laureato in Giurisprudenza all’Università di Pavia, è avvocato e nella sua carriera è stato anche difensore della famiglia di Sergio Ramelli, militante di destra ucciso a Milano nel 1975.
La Russa, co-fondatore di Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni e Guido Crosetto, è in Parlamento dal 1992, sette volte deputato e poi senatore nell’ultima legislatura e in quella appena nata. Inizia la carriera politica a 24 anni da responsabile del Fronte della Gioventù, l’organizzazione giovanile del Msi. Dopo l’esperienza da consigliere regionale della Lombardia nel 1985 e nel 1990 nelle file del Movimento sociale italiano, nel 1992 diventa deputato sempre del Msi. Poi alle politiche del 1994, vinte dal centrodestra a guida Silvio Berlusconi, torna alla Camera con Alleanza nazionale e assume anche l’incarico di vicepresidente dell’Aula. Nel 1995 è protagonista della svolta di Fiuggi e partecipa da protagonista alla fondazione di An di Gianfranco Fini. Più tardi per circa un anno, dal maggio 2008 al marzo 2009, diviene presidente reggente del partito, dopo essere stato capogruppo alla Camera di An dal 2001 al 2003 e dal 2004 al 2008. Incarico che lascia ai primi di maggio dello stesso anno, nel governo Berlusconi, quando diviene ministro della Difesa. Un ruolo che ricopre per tre anni e mezzo fino alla caduta dell’esecutivo di centrodestra..
La Russa, inoltre, lascia il Popolo della Libertà, nato nel 2009 dalla fusione tra Forza Italia, An e i centristi, il 17 dicembre 2012 e prende parte in prima linea alla formazione di Fratelli d’Italia, con cui viene rieletto a Montecitorio. È presidente del partito della destra italiana per circa un anno, fino all’8 marzo 2014, prima di cedere la guida a Meloni. Nella diciottesima legislatura, è stato rieletto in Parlamento ma questa volta in Senato, di cui diviene vicepresidente. E ora il passaggio successivo con l’elezione nello scranno più alto di Palazzo Madama.
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