Il presidente della Regione Emilia-Romagna: "Possibile che mi candidi a segretario a Pd"

Secondo il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, le parole di Silvio Berlusconi su Putin e la guerra hanno prodotto “un bel disastro, anche per l’immagine dell’Italia in giro per il mondo”. Bonaccini, intervistato ad Agorà, ha commentato così le tensioni presenti nella coalizione di centrodestra, scoppiate con gli audio del leader azzurro diffusi da LaPresse. 

Il presidente dell’Emilia-Romagna non esclude una sua possibile candidatura a segretario del Partito Democratico, ruolo che rimarrà vacante con il preannunciato abbandono da parte di Enrico Letta. “Vedremo, è possibile che mi candidi, ma in questo momento, davvero, non c’è nessuna candidatura in campo, perché questo non è il momento”, ha confermato Bonaccini. “Sono una persona seria, rispettosa delle regole che ci si è dati e del percorso che Enrico Letta ha proposto e che io condivido. C’è un percorso che prevede che prima delle autocandidature ci siano altri passaggi. Sto ricevendo molte sollecitazioni, da tanti amministratori locali, iscritti, militanti e anche gente che non ci vota più che mi dice di provare a candidarmi per dare una prospettiva diversa al Pd, così come ci saranno altri amici, amiche e colleghi che stimo che riceveranno le stesse sollecitazioni”, ha aggiunto. “Quando è il momento deciderò che cosa fare”. 

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