Il consigliere di Zelensky elogia Meloni: "Dimostra quali sono i veri principi e la comprensione delle sfide globali"

Il consigliere di Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak, attacca Silvio Berlusconi su Twitter dopo le sue esternazioni su Putin e la guerra in Ucraina, e dice: “È sotto l’effetto della vodka russa”. Poi elogia Giorgia Meloni che secondo Kiev “dimostra quali sono i veri principi e la comprensione delle sfide globali”.

Il commento dell’ambasciata ucraina in Italia

Tutte le tesi rese pubbliche non sono altro che propaganda russa non mascherata, a partire dalle spiegazioni della situazione nel Donbas, per finire con la giustificazione dell’invasione militare russa”. Così l’ambasciata ucraina a Roma commenta a LaPresse gli audio in possesso dell’agenzia relativi alle parole di Silvio Berlusconi sulla guerra in Ucraina. “Siamo rimasti molto amareggiati dalle parole di Silvio Berlusconi, il leader dell’importante partito italiano che da sempre dichiara la sua forte posizione euroatlantica. È stato particolarmente amaro sentire praticamente la condanna sia della scelta democratica degli ucraini che della loro eroica resistenza all’aggressore”.

“Ci auguriamo che questa posizione, espressa più di una volta, sia solo un’opinione privata del signor Berlusconi, che non può e non potrà essere sostenuta dal suo partito o da altre personalità e dalle forze politiche della coalizione di centrodestra. È un peccato che in un momento in cui l’Ucraina sceglie il diritto a un futuro libero e difende i valori europei comuni, tali messaggi siano ascoltati dall’Europa stessa – spiega ancora la rappresentanza diplomatica di Kiev – ora più che mai, dobbiamo essere uniti per riportare al più presto la pace e la tranquillità nel nostro continente“.

“Siamo molto dispiaciuti che in Italia, Paese fondatore dell’Ue, Paese con una storia millenaria di sviluppo delle istituzioni democratiche, ci sia spazio per affermazioni autoritarie imperialistiche come la spiegazione dell’invasione con il desiderio di ‘semplicemente’ compiere un colpo di Stato in un altro Paese, rimuovendo il presidente eletto dal popolo”. 

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