Il leader di Azione dopo il colloquio con il Presidente della Repubblica: "Atteggiamenti Berlusconi siano respinti a mittente"

Sono cominciate questa mattina le consultazioni del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella in vista della formazione del nuovo Governo. La delegazione di Azione-Iv era composta dai capigruppo di Senato e Camera Raffaella Paita e Matteo Richetti e da Carlo Calenda, Segretario di Azione e Teresa Bellanova, Presidente nazionale di Italia Viva.

“Abbiamo apprezzato l’atteggiamento di Meloni, chiediamo che l’atteggiamento di Berlusconi venga respinto al mittente“. Così il leader di Azione Carlo Calenda, dopo l’incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nell’ambito delle consultazioni per la formazione del nuovo Governo al Quirinale. “Siamo preoccupati” dopo le ultime dichiarazioni di Silvio Berlusconi e c’è “la sensazione che la politica estera del Paese traballi. Su questo ci aspettiamo che dalla maggioranza e dal Governo arrivi un chiarimento definitivo”.

“Tajani? No nomi, Mattarella custode”

“Se il ministro degli Esteri è espresso da una forza politica che con il suo capo più volte ha definito l’invasione russa una risposta alla provocazione ucraina per portare persone per bene al governo di Kiev a fronte delle bombe e dei morti non è concepibile” sottolinea il leader di Azione in merito alle perplessità espresse su Antonio Tajani come possibile ministro degli Esteri. “Non abbiamo fatto nomi, il presidente è non solo consapevole ma custode della posizione italiana e ha tutti gli strumenti per valutare”, ha aggiunto. 

“Azione e Iv saranno a opposizione”

“Azione e Italia viva saranno all’opposizione di questo Governo. Un’opposizione senza sconti che cercherà di guardare alle cose concrete“. Sul voto in parlamento per gli uffici di presidenza “abbiamo fatto un passaggio, nei modi corretti e giusti” con il presidente della Repubblica, perché “c’è una forza politica che ha avuto 8% alle elezioni che è rimasta fuori dal diritto di presenza dalle istituzioni, ma non ne facciamo una malattia, esiste su questo un chiaro intento di escludere da parte delle opposizioni, che dice essere unica, ma non lo è, forse ce ne sono sicuramente due”. 

 

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