Il discorso alla Camera della nuova premier è stato anche un manifesto programmatico. Poi la replica e il voto
Il governo Meloni incassa la fiducia alla Camera dei deputati con 235 sì, 154 no. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha pronunciato in mattinata alla Camera il suo discorso programmatico per il voto di fiducia. Meloni, in completo blu, si è seduta tra i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani. Il discorso di Giorgia Meloni è durato oltre un’ora ed è stato accolto da una standing ovation: diversi i punti cruciali toccati, dal messaggio chiaro “non disturbare chi vuole fare”, al sì al presidenzialismo, fino alla “non simpatia” per i regimi, “anche quello fascista”. E poi l’attenzione al fatto che è donna, che ha sfondato un ‘tetto di cristallo’ già sfondato, prima di lei, da molte donne, che ha citato nel discorso: da Nilde Iotti a Grazia Deledda, da Elisabetta Casellati a Samantha Cristoforetti. Dopo il discorso alla Camera Meloni ha anche consegnato il discorso al Senato.
Poi ha replicato alla Camera, toccando diversi punti: dalla parità di genere nel linguaggio ai migranti, dalle autonomie alle risposte puntuali ad alcuni deputati. Tra loro anche Aboubakar Soumahoro, al quale dà del ‘tu’ e viene subito ripresa. “State calmi, si può sbagliare”, la replica stizzita della permier.

20.43 – Meloni: “Domani altro tassello”
“Il Governo ottiene la fiducia alla Camera. Ringrazio tutte le forze politiche per aver ascoltato le linee programmatiche che l’Esecutivo intende attuare per risollevare l’Italia. Domani sarò in Senato per un altro importante tassello. La rotta è tracciata: andiamo avanti”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, su twitter.
20.37 – Governo incassa la fiducia
Il governo ha incassato la fiducia con 235 sì e 154 no.
19.39 – Al via la chiama
Inizia la chiama per la fiducia alla Camera.
18.00 – Al via dichiarazioni di voto
Terminate nell’Aula della Camera le repliche della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Al via le dichiarazioni di voto sulla fiducia al governo.
18.00 – Botta e risposta con Soumahoro
Meloni si rivolge poi al deputato dandogli del tu. “Al collega Soumahoro voglio dire che tutti ci sentiamo scolari della storia, sai?. Altrimenti saremmo ignoranti del presente”, dice, scatenando nuovamente le proteste delle opposizioni. “Non ho dato del tu a nessuno”, replica lei in un primo momento, ma poi si corregge. “Ah, era il ‘sai?’.
Avete ragione, errore mio, calmi… Succede nella vita di sbagliare, l’importante è riconoscerlo e chiedere scusa”.
17.58 – “Offesa donna che deve rinunciare a carriera per bambino”
“E’ vero che considero un’offesa che una donna debba rinunciare alla propria carriera per avere un bambino, ma considero un’offesa anche che una donna debba rinunciare ad avere un bambino. Ecco perché ho messo la natalità a centro”, ha detto nella replica.
17.55 – “Uguaglianza e merito sono fratelli”
“Uguaglianza e merito non sono avversari, sono uno fratello dell’altro. Tutti devono avere le stesse possibilità indipendentemente dalla condizione di partenza. Tutti sulla stessa linea di partenza, ma non tutti sulla stessa linea di arrivo. Dove arrivi però deve dipendere da te, nel momento in cui tutti hanno le stesse opportunità”.
17.34 – Il o la presidente? “Mi batto su cose concrete”, “Le sembro un passo indietro”?
“Io penso che le cose si debbano giudicare per il merito, poi certo magari abbiamo delle priorità diverse. Si è fatta polemica su ‘il presidente’, ‘la presidente’, su questo abbiamo una idea diversa. Io non ho mai considerato che la grandezza della libertà delle donne fosse potersi far chiamare ‘capatrena’. No, io ho pensato ha cose più concrete quelle sulle quali lavorare e battersi. Punti di vista, priorità”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso della replica dopo la discussione sulla fiducia al governo nell’Aula della Camera. “Non dubitate voi, non dubitino le donne italiane, non hanno decisamente nulla da temere con questo governo”, aggiunge. Replica anche a Serracchiani e ai dem, e dice: “Le sembra che sia un passo indietro agli uomini?”.
17.30 – “Donne non hanno da temere”
“Le donne non hanno nulla da temere con noi” ha detto Giorgia Meloni nella sua replica, anche riferendosi ad alcuni commenti arrivati dai banchi dei deputati. “Le pare che io sia un passo indietro agli uomini?” ha poi detto, riferendosi all’onorevole Deborah Serracchiani, del Pd.
17.26 – La replica
“Ogni intervento per me è prezioso, siada chi ha condiviso la relazione programmatica di questa mattina, sia da chi non lo ha fatto. Gli interventi delle forze di maggioranza hanno sottolineato una visione comune di governo. Alle opposizioni voglio dire che ho sempre reputato utili anche le loro critiche, cosa valsa anche oggi. Io sono abbastanza d’accordo con Plutarco che diceva che gli avversari hanno una grandissima utilità perché loro provano a colpirti in ogni modo, e nel farlo ovviamente ti aiutano a mettere a fuoco i tuoi punti deboli. Io non avrò mai timore delle parole franche, dirette, delle crit5iche anche molto decise, l’ho fatto in passato, a lungo, non ho mai risparmiato nessuno. E non mi aspetto che l’opposizione oggi lo faccia con me, tutt’altro”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso della replica dopo la discussione sulla fiducia al governo nell’Aula della Camera. “L’unica cosa che chiedo – aggiunge – è essere giudicata per quello che davvero dico, penso, ho fatto”.
13.25 – Meloni prende il caffè con La Russa
Caffè alla buvette di palazzo Madama, in compagnia del presidente del Senato Ignazio La Russa, per presidente del consiglio Giorgia Meloni. La premier era arrivata poco prima per consegnare il discorso programmatico per la fiducia al suo governo.
13.10 – Meloni: “Emozione picchetto d’onore”
“Non c’è niente che emozioni di più del picchetto d’onore”. Così, arrivando al Senato, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni risponde ai cronisti che gli chiedono se sia più emozionata oggi o all’arrivo a palazzo Chigi per l’insediamento.
13.04 – Meloni arriva in Senato
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è arrivata al Senato per la consegna del discorso programmatico su cui domani si voterà la fiducia a palazzo Madama.
12.14 – Meloni: “Recupereremo missione Sophia”
“La nostra intenzione è sempre la stessa. Ma se non volete che si parli di blocco navale lo dirò così: è nostra intenzione recuperare la proposta originaria della missione navale Sophia dell’Unione Europea che nella terza fase prevista, anche se mai attuata, prevedeva proprio il blocco delle partenze dei barconi dal nord Africa. Intendiamo proporlo in sede europea e attuarlo in accordo con le autorità del nord Africa, accompagnato dalla creazione sui territori africani di hotspot, gestiti da organizzazioni internazionali, dove poter vagliare le richieste di asilo e distinguere chi ha diritto ad essere accolto in Europa da chi quel diritto non ce l’ha”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle dichiarazioni programmatiche nell’Aula della Camera.
12.14 -Meloni: “Io underdog, stravolgerò pronostici”
“Sicuramente per la parte che mi riguarda. Sono la prima donna incaricata come presidente del Consiglio dei ministri nella storia d’Italia, provengo da un’area culturale che è stata spesso confinata ai margini della Repubblica, e non sono certo arrivata fin qui fra le braccia di un contesto familiare e di amicizie influenti. Rappresento ciò che gli inglesi chiamerebbero l’underdog. Lo sfavorito, per semplificare, che per affermarsi deve stravolgere tutti i pronostici. Intendo farlo ancora, stravolgere i pronostici, con l’aiuto di una valida squadra di ministri e sottosegretari, con la fiducia e il lavoro dei parlamentari che voteranno favorevolmente, e con gli spunti che arriveranno dalle critiche di coloro che voteranno contro”.
12.12 – Meloni: “Sono sempre stata una persona libera e la sarà sempre”
“Alla fine di questa avventura mi interesserà sapere che abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare per dare agli italiani una nazione migliore, a volte riusciremo a volte falliremo, ma non indietreggeremo, non tradiremo”. “Sono sempre stata una persona libera e la sarà sempre”, ha concluso Meloni
12.05 – Mafia, Meloni: “Lotta ci troverà in prima linea”
Nel suo discorso programmatico Meloni ha citato alcune vittime di Mafia, deputati in piedi a battere le mani. Applauso bipartisan anche quando la premier ha ricordato l’impegno del Servizio sanitario nazionale contro la pandemi: “La lotta alla mafia ci troverà in prima linea, criminali e mafiosi avrano disprezzo e inflessiblità da questo governo”
12.03 – Covid, Meloni: “Non replicheremo in nessun caso quel modello”
“Abbiamo adottato le misure più restrittive dell’Occidente, limitando fortemente le libertà fondamentali di persone e attività, ma nonostante questo siamo tra gli stati che hanno registrato i peggiori dati in termini di contagi e mortalità. Qualcosa non ha funzionato. Non replicheremo in nessun caso quel modello”, ha detto aggiungendo che “occorrerà fare chiarezza” sulla gestione della pandemia
12.02 – Meloni: “Combatteremo razzismo, antisemitismo, violenza politic e discriminazione”
“Combatteremo qualsiasi forma di razzismo, antisemitismo, violenza politica, discriminazione”, ha detto Meloni. “Ho conosciuto giovanissima il profumo della libertà, l’ansia per la verità storica e il rigetto per qualsiasi forma di sopruso o discriminazione proprio militando nella destra democratica italiana. Una comunità di uomini e donne che ha sempre agito alla luce del sole e a pieno titolo nelle nostre istituzioni repubblicane, anche negli anni più bui della criminalizzazione e della violenza politica, quando nel nome dell’antifascismo militante ragazzi innocenti venivano uccisi a colpi di chiave inglese. Quella lunga stagione di lutti ha perpetuato l’odio della guerra civile e allontanato una pacificazione nazionale che proprio la destra democratica italiana, più di ogni altro, da sempre auspica. Da allora, la comunità politica da cui provengo ha compiuto sempre passi in avanti verso una piena e consapevole storicizzazione del Novecento, ha assunto importanti responsabilità di governo giurando sulla Costituzione repubblicana, come abbiamo avuto l’onore di fare ancora poche ore fa, ha affermato e incarnato senza alcuna ambiguità i valori della democrazia liberale, che sono alla base dell’identità comune del centrodestra italiano. E da cui non defletteremo di un solo centimetro”, assicura.
12.01 – Meloni: “Mai provato simpatia per alcun regime, leggi razziali vergogna Italia”
“Non ho mai provato simpatia o vicinanza nei confronti dei regimi antidemocratici. Per nessun regime, fascismo compreso”, ha detto Meloni ribadendo che i “totalitarismi del 900 hanno dilaniato l’inera Europa, non solo l’Italia, in una successione di orrori che ha investito gran parte degli Stati europei. E l’orrore e i crimini, da chiunque vengano compiuti, non meritano giustificazioni di sorta, e non si compensano con altri orrori e altri crimini. Nell’abisso non si regolano i conti, si precipita e basta”, ha detto Meloni. “Esattamente come ho sempre reputato le leggi razziali del 1938 il punto più basso della storia italiana, una vergogna che segnerà il nostro popolo per sempre”
11.58 – Meloni: “Non limiteremo diritti civili e aborto”
“Non limiteremo mai i diritti civili attuali di imprese e cittadini: vedremo alla prova dei fatti, anche su diritti civili e aborto, chi mentiva e chi diceva la verità in campagna elettorale su quali fossero le nostre reali intenzioni”.
11.56 – Meloni cita Steve Jobs: “Giovani, siate affamati, folli ma anche liberi”
“Penso di conoscere più di altri l’universo dell’impegno giovanile. Una meravigliosa palestra di vita per i ragazzi e le ragazze, indipendentemente dalle idee politiche che sceglieranno di difendere e promuovere. Confesso che difficilmente riuscirò a non provare un moto di simpatia anche per coloro che scenderanno in piazza contro le politiche del nostro governo. Mi torneranno inevitabilmente alla memoria le mille manifestazioni a cui ho partecipato con tanta passione. Senza mai prendere ordini da alcuno. Al famoso “Siate folli, siate affamati”, di Steve Jobs, io vorrei aggiungere “siate liberi”. Perché è nel libero arbitrio la grandezza dell’essere umano”
11.52 – Meloni: “Intendiamo sostenere famiglia e tutelarla”
“Serve un piano imponente economico e culturale per riscopire la bellezza della genitorialità e rimettere la famiglia al centro della società”, ha detto Meloni e “vogliamo incentivare l’occupazione femminile”
11.48 – Meloni: “Reddito cittadinanza non è soluzione, ma il lavoro”
Parlando della povertà, Meloni ha spiegato che “la soluzione non è reddito di cittadinanza, è sconfitta, la soluzione è il lavoro”.
11.47 – Meloni cita papa Francesco: “La povertà non si combatte con l’assistenzialismo”
Giorgia Meloni, tra gli applausi, cita Papa Francesco: “La povertà non si combatte con l’assistenzialismo”
11.44 – Meloni: “Tregua fiscale e lotta all’evasione”
La premier Giorgia Meloni ha parlato in Aula anche di un “nuovo patto fiscale” fondato su “tre pilastri: ridurre la pressione fiscale su imprese e famiglie con una riforma all’insegna dell’equità, una tassa piatta per le partite iva, una tregua fiscale e in ultimo una serrata lotta all’evasione. Vera lotta all’evasione, non caccia al gettito”, ha detto Meloni
11.42 – Meloni: “Il motto del governo sarà non disturbare chi vuole fare”
“Il motto del governo sarà non disturbare chi vuole fare. Le imprese chiedono meno burocrazia. Sappiamo come aumenti il rischio di irregolarità, contenziosi e corruzione. Meno regole più chiare per tutti”, ha detto Meloni parlando di semplificazione
11.38 – Pnrr, Meloni: “No ritardi, concorderemo aggiustamenti con Ue”
“Spenderemo al meglio i 68,9 miliardi a fondo perduto e i 122,6 miliardi concessi a prestito all’Italia dal Next Generation Ee. Senza ritardi e senza sprechi, e concordando con la Commissione europea gli aggiustamenti necessari per ottimizzare la spesa, alla luce soprattutto del rincaro dei prezzi delle materie prime e della crisi energetica. Perché queste materie si affrontano con un approccio pragmatico, non ideologico”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle dichiarazioni programmatiche nell’Aula della Camera.
11.37 – Meloni: “Italia ha bisogno di presidenzialismo”
“Negli ultimi vent’anni l’Italia ha avuto in media un governo ogni due anni, cambiando spesso anche la maggioranza di riferimento”, per questo “siamo fermamente convinti del fatto che l’Italia abbia bisogno di una riforma costituzionale in senso presidenziale, che garantisca stabilità e restituisca centralità alla sovranità popolare. Una riforma che consenta all’Italia di passare da una ‘democrazia interloquente’ ad una ‘democrazia decidente'”. “Vogliamo partire dall’ipotesi di semipresidenzialismo sul modello francese, che in passato aveva ottenuto un ampio gradimento anche da parte del centrosinistra, ma rimaniamo aperti anche ad altre soluzioni”, aggiunge.
11.30 – Troppi applausi, Meloni: “Così finiamo alle tre…”
L’aula della Camera interrompe diverse volte la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, durante il suo discorso programmatico sul quale il Governo porrà la questione di fiducia e la premier – a microfono acceso durante un ennesimo batter di mani – si lascia scappare un commento a margine: “Così finiamo alle 3…”, scherza la premier
11.35 – Meloni: “Farò quello che serve a costo di non essere rieletta”
“L’orizzonte al quale vogliamo guardare non è il prossimo anno o la prossima scadenza elettorale, quello che ci interessa è come sarà l’Italia tra 10 anni. E io sono pronta a fare quello che va fatto a costo di non essere compresa, a costo perfino di non venire rieletta, per essere certo di aver reso con il mio e il nostro lavoro il futuro di questa nazione più agevole”.
11.30 – Meloni: “Siamo nel mezzo di una tempesta”
“Il contesto nel quale si troverà ad agire il governo è molto complicato, forse il più difficile dal secondo dopoguerra ad oggi. Le tensioni geopolitiche e la crisi energetica frenano la auspicata ripresa economica post-pandemia. Le previsioni macroeconomiche per il 2023 indicano un marcato rallentamento dell’economia italiana, europea e mondiale, in un clima per di più di assoluta incertezza”, dice Meloni riconoscendo che “siamo, dunque, nel pieno di una tempesta” aggiunge, “eravamo consapevoli del macigno che ci stavamo caricando sulle spalle, e ci siamo battuti lo stesso per assumerci quella responsabilità. Perchè perché non siamo persone abituate a scappare”.

11.21 – Meloni: “Sostegno al popolo ucraino”
“Sosteniamo il popolo ucraino, non solo perché non possiamo accettare la guerra di aggressione e la violazione territoriale di una nazione sovrana, ma anche perché è il modo migliore di difendere i nostri interessi. Solo chi rispetta gli impegni può chiedere che gli oneri della crisi internazionale si no siddivisi in modo equilibrato”, ha ribadito la premier
11.20 – Meloni: “Continueremo a essere partner affidabile dell’Alleanza Atlantica”
“L’Italia continuerà ad essere partner affidabile in seno all’Alleanza Atlantica, a partire dal sostegno al valoroso popolo ucraino che si oppone all’invasione della Federazione Russa. Non soltanto perché non possiamo accettare la guerra di aggressione e la violazione dell’integrità territoriale di una nazione sovrana ma perché è il modo migliore per difendere anche il nostro interesse nazionale. Soltanto un’Italia che rispetta gli impegni può avere l’autorevolezza per chiedere a livello europeo e occidentale, ad esempio, che gli oneri della crisi internazionale siano suddivisi in modo più equilibrato. È quello che intendiamo fare, a partire dalla questione energetica, ha detto Meloni. “La guerra ha aggravato la situazione già molto difficile causata dagli aumenti del costo dell’energia e dei carburanti. Costi insostenibili per molte imprese, che potrebbero essere costrette a chiudere e a licenziare i propri lavoratori, e per milioni di famiglie che già oggi non sono più in grado di fare fronte al rincaro delle bollette. Ma sbaglia chi crede sia possibile barattare la libertà dell’Ucraina con la nostra tranquillità“, aggiunge
11.16 – Meloni: “Italia non prende lezioni da nessuno”
“Negli ultimi giorni sono stati in parecchi, anche fuori dai nostri confini nazionali, a dire di voler vigilare sul nuovo governo italiano. Direi che possono spendere meglio il loro tempo: questo parlamento ha valide e battagliere forze di opposizione più che capaci di far sentire la propria voce, senza bisogno, mi auguro, del soccorso esterno. E mi auguro che quelle forze convengano con me sul fatto che chi dall’estero dice di voler vigilare sull’Italia non manca di rispetto a me o a questo governo, manca di rispetto al popolo italiano che, voglio dirlo chiaramente, non ha lezioni da prendere“, ha chiarito la presidente del Consiglio
11.10- Meloni: “Sento peso di essere prima donna Capo del governo”
“Tra i tanti pesi che sento gravare sulle mi spalle non può non esserci anche quello di essere la prima donna Capo del governo in questa nazione“. “Penso anche con riverenza a coloro che hanno costruito con le assi del loro esempio la scala che oggi consente a me di salire e rompere il tetto di cristallo sopra le nostre teste. Donne che hanno osato, per impeto, per amore o ragione come Cristina, organizzatrice di salotti e barricate, Rosalie, che partì come i Mille che fecerò l’Italia, come Maria, Grazia, Tina, Nilde, Rita, Oriana, Ilaria…”. “Grazie per aver dimostrato il valore delle donne italiane come spero di riuscire a fare ora anche io”, ha detto Meloni elencando donne ‘simbolo’ dell’Italia. A battere le mani anche le donne Pd
11.09 – Meloni: “Celerità condizione doverosa”
“La celerità di questi giorni per noi era un fatto naturale ma era anche doverosa perché la condizione difficilissima in cui l’Italia si trova non consente di titubare o di perdere tempo, e noi non intendiamo farlo. Per questo intendo ringraziare anche il mio predecessore, Mario Draghi, che sia a livello nazionale che internazionale ha in queste settimane offerto tutta la sua disponibilità perché vi fosse un passaggio di consegne veloce e sereno con il nuovo governo”, ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni
11.oo – Meloni: “Emozionata per solennità del momento”
Inizia il suo discorso con emozione, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “Sono interventuta molte volte in questa Aula eppure la solennità è tale che non riesco a non emozionarmi, vale a maggior ragione oggi, che mi rivolgo a voi in qualità di presidente del Consiglio dei ministri per chiedervi di esprimervi sulla fiducia a un governo da me guidato. Una grande responsabilità per chi quella fiducia deve ottenerla e meritarsela, e una grande responsabilità per chi quella fiducia deve concederla o negarla. Sono i momenti fondamentali della nostra democrazia, ai quali non dobbiamo mai assuefarci e per questo ringrazio chi si esprimerà secondo le proprie convinzioni, qualsiasi sia la scelta che farà”, ha detto Meloni ringraziando poi Sergio Mattarella e anche Mario Draghi.
11.00 – Meloni arrivata alla Camera
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata alla Camera per le dichiarazioni programmatiche sulle quali il Governo porrà la questione di fiducia.
10.40 – L’arrivo dei deputati
I deputati sono arrivati a Montecitorio alla spicciolata. Tra i presenti alla Camera anche l’incaricato d’Affari ad interim dell’ambasciata Usa, Shawn Crowly, arrivato per per assistere al discorso della premier. Il capo missione dell’ambasciata Usa, confermano fonti diplomatiche, ascolterà dalla tribuna riservata agli ospiti le dichiarazioni programmatiche sulle quali il Governo porrà la questione di fiducia.
La diretta
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