Alle 13 la discussione, alle 16.30 la replica della premier. Poi alle 19 la prima chiama

Dopo la Camera, per Giorgia Meloni è arrivata la fiducia anche al Senato. 115 sì, 79 contrari e 5 astenuti: questo il conteggio finale dei voti. La discussione generale a palazzo Madama sulla fiducia al governo è iniziata alle 13 e si è protratta fino al tardo pomeriggio. La replica della presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata poco dopo le 17:30, circa un’ora dopo rispetto al previsto: un intervento in cui il presidente del Consiglio ha dichiarato di voler toccare il tetto al contante e sul Covid ha detto: “Non scambiamo la scienza con la religione”. A seguire, tra le controrepliche, gli interventi di Silvio Berlusconi e Matteo Renzi. Il leader di Italia Viva si è detto disposto a collaborare sulle riforme istituzionali, a partire dal presidenzialismo.

21:06 – Meloni: “Subito al lavoro per rispondere alle urgenze dell’Italia”

“Anche il Senato ha votato la fiducia al Governo. Abbiamo presentato in campagna elettorale un programma chiaro e dettagliato. Manterremo gli impegni: il vincolo tra rappresentante e rappresentato è l’essenza della democrazia. Subito al lavoro per rispondere alle urgenze dell’Italia”. Così su Twitter il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dopo aver incassato la fiducia a palazzo Madama.

 

20:55 – Meloni incassa fiducia anche al Senato, con 115 sì

Il governo di Giorgia Meloni incassa la fiducia anche in Senato con 115 sì e 79 contrari (5 gli astenuti). La maggioranza era a quota 98.

 

 

20:17 – Iniziato il voto di fiducia

È iniziata nell’aula del Senato la chiama per il voto di fiducia al governo sulle dichiarazioni programmatiche di Giorgia Meloni.

19:17- Berlusconi: “Oggi Meloni premier per centrodestra da me formato”

 “Se oggi per la prima volta alla guida del governo del Paese, per decisione degli elettori, c’è una esponente che viene dalla storia della destra italiana, questo è possibile perché 28 anni fa è nata una coalizione plurale, nella quale la destra e il centro insieme hanno saputo esprimere un progetto democratico di governo per la Nazione”. Così Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, annunciando il sì dei suoi senatori alla fiducia per il governo Meloni. 

19:04 – Renzi: “Azione-Iv voterà no a fiducia”

“Il gruppo di Azione e Italia viva voterà no alla fiducia al governo”. Così il leader di Italia viva, Matteo Renzi, intervenendo in Senato in dichiarazione di voto per il ‘terzo polo’ sulla fiducia al governo Meloni.

18:37 – Terminata replica Meloni, ora dichiarazioni di voto

È terminata nell’Aula del Senato la replica del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Adesso al via le dichiarazioni di voto dei gruppi sulla fiducia al governo. Previsti, tra gli altri, gli interventi di Matteo Renzi e Silvio Berlusconi.

18:36 – Meloni: “Taglio del cuneo fiscale fino a 5 punti”

Meloni ha proposto un taglio del cuneo fiscale fino a 5 punti: “Il nostro obiettivo è arrivare progressivamente a un taglio del cuneo fiscale di almeno 5 punti, due terzi lato lavoratore un terzo lato azienda, per i redditi più bassi fino a 35mila euro: chiaramente è una misura che ha un costo rilevante ma ci prendiamo questo impegno che è di medio termine. Credo che quello sia l’unico modo efficace per affrontare questa materia”. 

18:35 – Meloni: “Salario minimo non è soluzione”

“Il contrasto al lavoro povero è per tutti noi una priorità, ma capiamoci su come combatterlo. Io penso che il salario minimo legale rischi di non essere una soluzione ma uno specchietto per le allodole perchè sappiamo tutti che gran parte dei contratti di lavoro dei dipendenti è coperto dai Contratti nazionali che già prevedono salari minimi”: così la premier Giorgia Meloni sull’ipotesi salario minimo. 

18:34 – Meloni: “Pace non si ottiene con resa di Kiev”

“Mi è stato detto che non ho citato la parola pace, non so se qualcuno ritiene che questo significhi che la guerra mi diverte, mi piace, che la voglio valorizzare. No. Ovviamente penso, spero, e lavoro per quello che possiamo fare per giungere a una pace giusta” tra Russia e Ucraina, “però dobbiamo capirci su come ci si arriva a una pace giusta. A differenza di quello che pensano molto, la pace non si fa sventolando bandiere arcobaleno nelle manifestazioni”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sul conflitto tra Russia e Ucraina. “Quella in Ucraina è una guerra di aggressione – ha aggiunto – che noi non possiamo accettare, che non posso accettare io che ho sempre difeso il principio della legittima difesa. Io non credo che ci convenga un mondo come quello che si vuole imporre con quella aggressione, nel quale chi ha maggiore forza militare invade il suo vicino”. “L’unica possibilità di favorire un negoziato nei conflitti è che ci sia un equilibrio tra le forze in campo. Se uno dei due vince, e l’altro perde, non serve alcun negoziato, a meno che non mi si voglia dire che la pace si ottiene con la resa dell’Ucraina, e questo non me lo potete chiedere. La pace si ottiene sostenendo l’Ucraina, per consentirle di difendersi“. E concluso: “Se l’Italia domani decidesse di girarsi dall’altra parte, cosa che io non intendo fare, di barattare la sua tranquillità con la libertà dell’Ucraina pensate che cambierebbe qualcosa? Non cambierebbe l’esito della guerra, cambierebbe l’approccio che hanno gli altri verso di noi, e il nostro destino, la nostra credibilità. Con la posizione che noi abbiamo sull’Ucraina noi non decidiamo solo il destino dell’Ucraina, decidiamo anche il destino dell’Italia“.

18:32 – Meloni: “Io mai in piazza per impedire ad altri di parlare”

Rispondendo alla senatrice Ilaria Cucchi, che era intervenuta sugli scontri di ieri alla Sapienza, Meloni ha dichiarato: “Io vengo dalla militanza giovanile, ho tantissime manifestazioni in vita mia, e non ho mai organizzato una manifestazione per impedire a qualcun altro di dire quello che voleva dire. È un suo diritto farlo in democrazia: ieri non erano manifestanti pacifici, ma manifestavano per impedire a ragazzi che non la pensano come loro di dire la loro. La democrazia è rispetto. Se qualcuno della mia parte politica tentasse di bloccare una manifestazione di un’altra parte politica io sarei la prima a condannarlo, non l’ho mai fatto in vita mia”. 

18:24 – Meloni: “Su tetto al contante discussione molto ideologica”

In merito al tetto del contante a 10mila euro proposto dalla Lega, Meloni ha detto: “abbiamo assistito in questi anni a una discussione molto ideologica collegando sempre l’utilizzo del denaro contante al fenomeno dell’evasione fiscale. Lo dirò con chiarezza: non c’è correlazione tra intensità del limite del contante e la diffusione dell’economia sommersa. Ci sono paesi in cui il limite non c’è e l’evasione fiscale è bassissima. Non siete d’accordo? Sono parole di Padoan, ministro dell’Economia dei governi Pd Renzi e Gentiloni”, aggiunge.

18:20 – Meloni sul Covid: “Non scambiamo scienza con religione”

Il presidente del Consiglio ha anche parlato della pandemia: “Sul tema della sanità pubblica penso che la sfida sia superare l’emergenza, ripristinare le prestazioni ordinarie su cui abbiamo accumulato un grande gap. Dobbiamo ridurre le diseguaglianze tra le regioni, e poi voglio dire che abbiamo sempre riconosciuto il valore della scienza, per questo non la scambiamo mai con la religione. Quello che non abbiamo condiviso di quello che si è fatto in passato è proprio che non ci fossero in alcuni casi evidenze scientifiche alla base dei provvedimenti che si prendevano. Questo abbiamo contestato, che si scambiasse la scienza con la religione, perché sono due cose molto diverse”. 

18:20 – Meloni: “Fare del Sud hub energetico d’Europa”

“Nella tragedia della situazione energetica”, ha continuato Meloni, “si nasconde una piccola grande occasione che riguarda il mezzogiorno. Al sud c’è tutto per produrre le rinnovabili. Potremmo fare del sud Italia l’hub energetico d’Europa. Bisogna sbloccare il meccanismo perverso che blocca i fondi strutturali e forse una due diligence su tutte le risorse nazionali”.

18:13 – Meloni: “Non passare da dipendenza gas russo a quella da prodotti cinesi”

“Deve essere chiaro che non ci renderemo mai disponibili a passare dalla dipendenza dal gas russo alla dipendenza dalle materie prime cinesi. Anche questa non mi sembra una strategia intelligentissima”. Così Giorgia Meloni sulle strategie per superare le difficoltà energetiche. 

18:10 – Meloni: “Riprendere estrazione di gas nazionale”

Davanti all’emergenza energetica, ha spiegato Meloni, “servono misure che nel medio termine liberino l’Italia da una dipendenza energetica inaccettabile, e penso alla ripresa delle estrazioni di gas nazionale. Io penso che le risorse nazionali vadano ottimizzate”. Ha invocato “soluzioni strutturali” e azioni per “sbloccare procedure ferme da lustri a causa di una burocrazia cieca e da una visione ideologica francamente incomprensibile” che oggi obbliga l’Italia a “realizzare rigassificatori con procedure di urgenza e gravosi impatti sui territori”.

18:04 – Meloni: “Norma extraprofitti va riscritta”

Le coperture per gli aiuti a famiglie e imprese contro il caroenergia, ha detto Meloni, passano dal trovare “risorse nelle pieghe del bilancio”, ma soprattutto da recuperarle “dagli extraprofitti con una norma che io credo vada riscritta, e dall’extragettito che lo Stato comunque ricava dall’aumento dei costi dell’energia”. 

18:01 – Meloni sull’energia: “Se l’Ue non darà risposte, pronti a lavorare al disaccoppiamento”

Nella sua replica la premier ha affrontato anche il tema dell’energia, definendolo “una delle nostre grandi priorità”. “Per contrastare la situazione molto complessa nella quale ci troviamo”, ha detto, “bisogna lavorare su tre livelli diversi. Il primo è il contrasto alla speculazione, per noi priorità assoluta. E se l’Europa non darà risposte siamo pronti a lavorare a un disaccoppiamento crescente anche sulla base di quelle che saranno le determinazioni a livello europeo. Tutto quello che si potrà fare per fermare la speculazione siamo pronti a farlo”. 

Di fronte a quella che ha chiamato “un’emergenza immediata che ci impegna”, Meloni ha dichiarato di pensare “che occorra lavorare con molta puntualità con interventi ben calibrati per aiutare nell’immediato le imprese e le famiglie”. 

17:57 – Meloni: “Senza visione, risposte concrete inefficaci”

“Sono stata criticata da vari interventi per aver ieri cercato di segnare un manifesto programmatico. Alcuni hanno contestato la scelta dicendo che gli italiani non si aspettavano questo ma risposte concrete. Sono d’accordo in parte. Senza che vi sia una visione, senza a monte un manifesto programmatico, scelte chiare, un’idea di Italia da disegnare, anche le risposte concrete che si danno rischiano di non essere efficaci. E questo lo abbiamo visto negli anni scorsi, con governi che mettevano insieme partiti che avevano visioni distinte e contrapposte. Io ho fatto la scelta di disegnare ieri l’Italia che vorremmo costruire, per poi far calare da quella visione i provvedimenti necessari ad ottenere quella visione”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni al Senato, sulle reazioni al suo discorso di ieri a Montecitorio.

17:54 – Berlusconi ripassa discorso, Ronzulli e Gasparri al suo fianco

Silvio Berlusconi ha preso posto nell’aula del Senato, nella seconda fila di scranni, e sta assistendo alla replica del presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Mentre ascolta la premier, però, il leader di Forza Italia sta ripassando e limando a penna l’intervento che tra poco terrà in aula, in dichiarazione di voto sulla fiducia. Al suo fianco siedono i senatori di FI Licia Ronzulli e Maurizio Gasparri.

17:46 – La replica di Meloni: “Operazione verità su Italia che ereditiamo”

Ha iniziato scusandosi per la voce “ed eventualmente per la tosse” la premier Giorgia Meloni, in apertura della sua replica al Senato nel dibattito dopo la discussione sulla fiducia al suo esecutivo. “Questo dibattito, franco ma rispettoso e composto, ha fatto emergere in primis lo stato reale in cui versa l’Italia. Questo racconto, da parte degli esponenti di maggioranza e opposizione, ci aiuta a fare una grande operazione di verità sull’Italia che ereditiamo anche da coloro che ne denunciano le condizioni. E forse è un racconto più sincero da quello che ci è stato fatto in altri tempi, quando si sbandierava e si brindava per l’abolizione della povertà in Italia. È un bene che gli italiani sappiano quale è la condizione che affrontiamo oggi e che ereditiamo”, ha detto.

17:28 – Berlusconi: “Diamo convintamente la nostra fiducia”

“La situazione è difficile ma noi comunque diamo convintamente la nostra fiducia”. Cosi Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, entrando a palazzo Madama.

17:25 – Terminato dibattito su fiducia, ora replica Meloni

È terminata nell’Aula del Senato la discussione sul discorso programmatico del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. I lavori sono stati sospesi per 10 minuti, alla ripresa è prevista la replica del premier. Al termine seguiranno quindi le dichiarazioni di voto e la chiama per il voto sulla fiducia al governo.

17:20 – Berlusconi arrivato in Senato

Il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, è da poco entrato a Palazzo Madama. Interverrà in Aula per la dichiarazione di voto del suo gruppo sulla fiducia al governo.

 

 

 

16:44 – Ronzulli: “Meloni avrà nostro sostegno, non sarà mai sola”

“Il governo è sorto in tempi record, primo impegno che il centrodestra ha mantenuto. È nato un governo guidato dalla prima premier donna della storia repubblicana, motivo di orgoglio per tutti noi, per il paese, convinti che saprà interpretare questo gravoso e altissimo e incarico con la determinazione e la forza che la contraddistinguono. Mi conceda una piccola parentesi: ci hanno voluto rappresentare divise, diverse, ma in realtà noi sappiamo bene quante cose ci legano e ci accomunano da figlie, madri, donne, esponenti del centrodestra. Abbiamo combattuto e continueremo a combattere insieme e orgogliosamente le battaglie per affermare i nostri diritti e i nostri ideali”. Così la capogruppo di FI al Senato, Licia Ronzulli, intervenendo a Palazzo Madama nel corso della discussione sulla fiducia al governo. “Lei presidente Meloni ha chiesto il nostro sostegno e non sarà mai sola nel cammino che verrà intrapreso da questo esecutivo verso la rinascita e la ripartenza del paese”, ha aggiunto.

“Siamo chiamati a realizzare la riforma del fisco che abbiamo declinato nel nostro programma di governo riducendo le tasse e il cuneo fiscale, lo dobbiamo ai lavoratori, alle partite Iva, ai commercianti e alle imprese che ci chiedono un segnale chiaro, e noi glielo daremo!”, ha continuato Ronzulli. “Dobbiamo anche uscire dal deserto demografico che affligge il Paese. La famiglia è il pilastro inattaccabile della nostra società. Dobbiamo sostenere i giovani che vogliono mettere su casa, aiutare le mamme nella conciliazione tra lavoro e famiglia. Ancora oggi assistiamo all’inaccettabile divario retributivo a parità di mansione tra uomo e donna che è causa ed effetto della minore partecipazione femminile al mondo del lavoro. Vogliamo un Paese che aggancia alla scuola e all’università le prospettive di vita dei nostri giovani, rinnovando il merito, garanzia di uguaglianza, di libertà di scelta e di pari opportunità, che rappresenta l’essenza di una società giusta dove chiunque, nessuno escluso, possa meritare con l’impegno, il sacrificio e la dedizione il futuro che immagina. Ha ragione Presidente Meloni, ci vuole coraggio per prendere per mano il Paese in questo preciso momento storico e puntare a traguardi di libertà, di giustizia, di progresso e di fiducia quando tutto sembra remare conteo. Questo coraggio lei lo ha dimostrato, questo coraggio il gruppo di Forza Italia ce l’ha, noi ce l’abbiamo. L’Italia da oggi torna a correre, l’Italia torna a dire Sì con speranza, con ambizione e con la fiducia che qui, insieme a milioni di italiani, conferiamo a questo governo”.

“Questo governo ha davanti a sé sfide irrinunciabili, tra le quali una crisi energetica devastante per portata e impatto economico che sta mettendo in ginocchio famiglie e imprese, e quindi il tessuto sociale e produttivo del Paese: questo comporta aiuti immediati e una politica energetica visionaria, lungimirante e strategica. La stessa visione che Forza Italia aveva promosso in tempi non sospetti, già nel lontano 2008. Ma la crisi energetica non è l’unica urgenza del Paese. Ci sono le risorse del Pnrr che devono essere spese bene e per tempo ultimando progetti, liberando energie che saranno volano per gli investimenti e che ci raccontano il volto di un’Europa madre e non più matrigna, che deve riprendere la strada della solidarietà percorsa in pandemia e agire come la comunità di Stati pensata dai padri fondatori e non come satelliti distanti ed egoisti. Parlo di sfide irrinunciabili non a caso: l’Italia ha anche urgente bisogno di infrastrutture strategiche nazionali che per troppo tempo sono state vincolate e ostacolate dalla politica dei No, da un’ideologia fine a sé stessa che ha bloccato il Paese e lo ha trascinato nella palude dell’immobilismo. Infrastrutture che possono rilanciare parti del Paese dimenticate, che possono ricucire la distanza che separa il Nord dal Sud dell’Italia e ritornare a quello spirito risorgimentale di unità e speranza che ha contraddistinto la fase storica che ha condotto all’unità d’Italia: un Sud che deve rinascere sotto la buona stella del fare, del progettare, del pensare in grande. Queste sfide richiederanno la competenza, il sacrificio, la dedizione di ognuno di noi: Forza Italia, anima del centrodestra e pilastro portante del governo, darà il suo indispensabile contributo rispettando e rispecchiando i valori che contraddistinguono la nostra coscienza politica, che vuol dire anche rispondere alla coscienza del Paese. Noi di Forza Italia la sosterremo lealmente in questo compito arduo, certi di trovare la stessa lealtà in lei e nel governo che presiede”, ha concluso. 

15:53- Lorenzin: “Salute non sia cenerentola dell’agenda Meloni”

“Il suo è stato un manifesto programmatico e mi preoccupa che non si sia affrontato per nulla uno dei nodi più importanti e complessi della nostra società ed economia che è il futuro della ricerca biomedicale e del nostro servizio sanitario nazionale. In questi tempi dove ogni risorsa è preziosissima non possiamo permetterci di perdere gli investimenti già previsti per la salute. La salute non deve essere la cenerentola dell’agenda di Governo. Se il PIL scenderà, diminuiranno le risorse del fondo sanitario e a farne le spese saranno solo i pazienti: e tra questi ancora di più i tanti anziani, i tanti malati di malattie rare, tutti coloro che aspettano i nuovi screening per il cancro o tutto il mondo della salute mentale. In quale porto volete portare il SSN nella tempesta perfetta? Si deciderà nel prossimo trimestre, a partire da questa legge di bilancio. Quanto è disposta a investire nel fondo Sanitario? Ma non c’è salute senza riconoscimento del valore della scienza e della ricerca. E il conflitto difficilmente comprensibile tra scienza e politica nel nostro come in altri paesi, ha radici profonde, e questa aula ne è stata spesso testimone da Stamina ai vaccini fino ai tanti negazionismi dai cambiamenti climatici al Covid. Quindi attenzione a escludere a priori di avvalersi degli strumenti e dei modelli che l’esperienza di questi anni drammatici ci ha consegnato”. Così la vice presidente dei senatori del Pd Beatrice Lorenzin nel suo intervento in aula a Palazzo Madama durante la discussione sulla fiducia al governo Meloni.

15:32 – Cucchi: “Offese da maggioranza ma su Meloni no pregiudizi”

“Mi chiamo Ilaria Cucchi, e voi tutti sapete chi sono, conoscete la mia storia. Mio fratello Stefano è stato ucciso a suon di botte morendo poi dopo soli sei giorni nelle mani dello Stato. Una verità scomoda che mi ha fatto conoscere un lato oscuro dello Stato che mai avrei pensato potesse esistere. La giustizia dopo oltre 160 udienze e ben 15 gradi di giudizio ha accertato la verità, quella che era chiara, evidente, sotto gli occhi di tutti, ma è costata un caro prezzo alla sottoscritta e a tutta la mia famiglia. Presidente Meloni, in questo percorso ho dovuto affrontare l’ostilità e le offese di alcuni esponenti della sua maggioranza, qualcuno che oggi ha addirittura responsabilità di governo, ma non nutro nei suoi confronti alcun sentimento di pregiudizio, nessuno”. Così la senatrice Ilaria Cucchi (Avs) intervenendo nel corso della discussione sulla fiducia al governo in corso nell’Aula di Palazzo Madama.

E ha continuato, commentando gli scontri di ieri all’università Sapienza di Roma: “Bisogna garantire ai nostri figli un mondo migliore, una società più giusta e a misura d’uomo. I nostri ragazzi sono quegli stessi studenti che ieri alla Sapienza sono stati affrontati come terroristi per il semplice fatto che essi, poveri, credevano di avere ancora il diritto di protestare, far sentire la propria voce in modo del tutto pacifico. Inaccettabili invece i modi violenti e disumani con cui sono stati trattati loro, immagini brutali che non avremmo mai voluto vedere, e davvero intollerabili, che hanno avuto come teatro un luogo per me sacro, l’università”. È davvero questo, presidente, il modello di paese che volete offrire ai nostri figli? Provo tanto dolore ma devo dire anche tanta speranza – ha aggiunto con la voce rotta dall’emozione -. Io riconosco in lei la prima donna presidente del Consiglio, madre, e anche italiana. Le chiedo di andare, appena ne avrà modo, di andare a visitare il mondo che ho conosciuto io, quello del volontariato. Sono convinta che cambierà idea su tante realtà e sulla grande possibilità di riscatto che hanno gli ultimi”.

14.51 – Ripresi lavori in aula

Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha sospeso per 10 minuti la seduta dell’aula impegnata nella discussione sulla fiducia al governo. I lavori sono ripresi.

14.34 – Discussione sospesa

La discussione sulla fiducia al governo in corso nell’Aula del Senato è stata sospesa per 10′ minuti dal presidente di Palazzo Madama, Ignazio La Russa, “per spezzare i lavori”.

13.40 – Patuanelli: cambiate Rdc solo perché fatto da noi

13.32 – Gelmini su parità di genere

“A noi fa piacere” che una donna sieda sullo scranno dopo che nella storia vi si sono seduti “solo uomini”. “Allo stesso tempo però non faremo sconti”. Lo dice Maria Stella Gelmini. “Non possiamo dimenticare la sua vicinanza con Orban e la sua opinione su Vox” aggiunge Gelmini.

13.20 – Monti: mi astengo su fiducia

Il senatore Mario Monti ha comunicato la sua astensione al voto di fiducia in Senato.

13.17 – Al via discussione su fiducia in Senato

È cominciata nell’Aula del Senato la discussione sul testo del discorso programmatico pronunciato ieri alla Camera dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. La replica del premier è prevista per le 16.30, seguiranno quindi le dichiarazioni di voto e la chiama per il voto sulla fiducia al governo.

12.55 – Meloni arriva in Senato

La premier Giorgia Meloni è da poco arrivata a Palazzo Madama per la fiducia al governo.

Giorgia Meloni al Senato per la consegna delle dichiarazioni programmatiche alla Camera
Giorgia Meloni al Senato per la consegna delle dichiarazioni programmatiche alla Camera

12.48 – Fazzolari: “A breve sottosegretari”

“I sottosegretari verranno fatti molto velocemente. Li avremo entro una settimana. Ovviamente per ogni nomina che viene fatta viene ridotto il numero necessario per la maggioranza” al Senato. Così il senatore di FdI, Giovanbattista Fazzolari, fuori da Palazzo Madama. “Chi mi conosce sa che non rimasto male” per il fatto di non essere finora stato inserito nella squadra di governo, aggiunge il responsabile de programma del partito di Giorgia Meloni.

11.50 – Incontro Salvini-Moratti

Incontro tra il vicepremier e ministro per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili, Matteo Salvini, e la vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia Letizia Moratti. Al centro del colloquio, molto cordiale e avvenuto al dicastero di Porta Pia, il punto della situazione con particolare riferimento a fondi Pnrr, investimenti e strutture sanitarie. È quanto si legge in una nota.

10. 32 – Tajani: “Più Italia in Ue significa Europa più forte”

“L’Italia vuole essere sempre più protagonista in Europa. Più Italia nella Ue significa un’Europa più forte e più credibile”. Lo ha detto il ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, in occasione del convegno per il 50esimo anniversario della fondazione Avsi al museo Maxxi di Roma.

07.00 – Oggi la fiducia in Senato

Alle 13 la discussione generale a Palazzo Madama in vista della fiducia, la replica di Meloni è alle 16.30. Alle 19 la prima chiama.

 

06.33 – Crosetto: “Orizzonte di 10 anni”

“Per la prima volta abbiamo un presidente del Consiglio che disegna un orizzonte di 10 anni con un discorso serio, di alto livello. Ha fatto un atto di coraggio, serietà e lungimiranza, senza pensare se sarà rieletta, ma pensando a fare le cose giuste per il Paese anche se all’inizio forse non tutte saranno comprese”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in merito al discorso programmatico del presidente del consiglio Giorgia Meloni, in un’intervista al Corriere della Sera.

00.20 – Cappellacci assente per Covid conferma fiducia

“Con riferimento alle notizie riguardanti la mancata partecipazione al voto di fiducia, tengo a precisare che l’assenza odierna è dovuta all’isolamento per aver nuovamente contratto il Covid. Confermo piena fiducia al Governo Meloni, all’esecutivo e ai ministri di Forza Italia. Colgo l’occasione per esprimere il mio personale apprezzamento per le parole chiare espresse dalla presidente del Consiglio sulle imprese, sui lavoratori autonomi e sulla necessità di superare il divario Nord-Sud”. Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, deputato e coordinatore di Forza Italia-Sardegna.

LA DIRETTA

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