Matteo Salvini torna a parlare di pensioni. Secondo il vicepremier un miliardo preso dal reddito di cittadinanza di chi è in grado di lavorare servirà a finanziare nel 2023 quota 102 per le pensioni. “Età minima per andare in pensione 61 anni con 41 di contributi (quota 102). Per realizzare il progetto nel 2023 secondo i calcoli dell’Inps serve poco più di un miliardo. Lo recupereremo sospendendo per sei mesi il reddito di cittadinanza a quei 900mila percettori del reddito che sono in condizioni di lavorare e che già lo percepiscono da diciotto mesi”, ha detto Salvini ospite in studio da Bruno Vespa per la presentazione del suo nuovo libro “La grande tempesta”, in uscita venerdì 4 novembre da Mondadori Rai libri.
“E la quota flessibile proposta dal ministro del Lavoro Marina Calderone?”, chiede Vespa. “L’ipotesi di mandare in pensione 470mila lavoratori tra i 61 e i 66 anni con 35 anni di contributi e una riduzione proporzionale dell’assegno?”. “Va benissimo anche questa. Per i medici ospedalieri e il personale sanitario pensiamo di muoverci in maniera opposta. Quando hanno maturato l’età e i contributi per andare in pensione, se accettano di restare al lavoro prendono lo stipendio maggiorato di una parte dei contributi che lo Stato dovrebbe versargli”, conclude Salvini.