Ripresa con circa mezz'ora di ritardo rispetto all’orario delle 17 precedentemente stabilito

La seduta sul dl Aiuti ter alla Camera riprende con circa mezzora di ritardo, dopo i due rinvii del pomeriggio, rispetto all’orario delle 17 precedentemente stabilito, e le opposizioni protestano. “Chi la sostituisce e lei, nello specifico, ha il compito di assicurare il buon andamento dei lavori nella seduta. Prima ancora del rispetto istituzionale, c’è un problema di educazione. Se si ritiene di non essere in grado di venire in Aula alle 17, non esiste che noi stiamo mezzora qua dentro senza che nessuno ci comunichi nulla, perché non siamo i vostri camerieri”, ha detto il deputato di Azione-Iv, Roberto Giachetti, rivolto al presidente della Camera, Lorenzo Fontana. Che ha risposto a stretto giro: “Condivido, Onorevole Giachetti, e quindi sarà mia premura evitare che si ripetano situazioni di questo tipo. Mi scuso per quello che è accaduto e spero che si riesca a fare del nostro meglio, del mio meglio per il futuro”.

“C’è un problema di rispetto nei confronti dei colleghi. Il problema sta all’origine, cioè l’irritualità di presentare in Comitato dei nove due emendamenti. Per noi questa questione di metodo è inaccettabile. Non accada più che siamo lasciati mezz’ora sostanzialmente in balia del nulla”, ha detto il deputato del Pd, Federico Fornaro. La pentastellata Vittoria Baldino gli ha fatto eco: “È una questione di rispetto delle istituzioni, questo era il secondo rinvio. Si parla di due emendamenti al fotofinish che il governo ha deciso di presentare oggi su cui l’opposizione ha dimostrato una certa disponibilità a discutere. Il problema è dentro la maggioranza”.

E Filiberto Zaratti (Avs) ha attaccato: “È inusuale un ritardo così marcato rispetto all’inizio dei lavori. Siamo in qualche modo fermi perché stiamo sopportando le bizze del ministro Salvini, che non conosce neanche più i tempi della presentazione degli emendamenti. Se questo è l’avvio di una legislatura, credo che questa maggioranza produrrà davvero poco e i problemi rimarranno insoluti”.

Zingaretti: “Il governo forse non c’è già più”

“Siamo in Aula ad aspettare il Governo su decreto aiuti… dalle ore 15.00, poi 16.00 poi 17.00. Sono le 17.20 e del Governo non c’è nessuno. Nemmeno il Presidente dell’Aula. Qualcuno telefoni. Forse non c’è già più?”. Lo scrive su Twitter Nicola Zingaretti.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata