Calderoli accelera sul tema autonomia. Ma c’è chi fa subito muro. “Il Partito democratico ha riunito gli uffici di Presidenza dei gruppi parlamentari per valutare con il vice presidente della Conferenza delle Regioni, Michele Emiliano, la proposta del ddl Calderoli oggi in discussione presso la Conferenza delle Regioni. Per il Partito democratico l’autonomia, così come più volte ribadito dal Presidente Mattarella, rafforza l’unità nazionale quando attua il principio di sussidiarietà e rafforza la coesione sociale. La bozza del ddl Calderoli non rispetta lo spirito e i principi indicati dalla Costituzione. Il Partito democratico invita il ministro Calderoli a ripartire dalla proposta di ddl del Pd presentata nel 2020 e adottata all’unanimità dalla Conferenza Stato Regioni e dalla Conferenza unificata”. Così in una nota Francesco Boccia, responsabile Regioni e enti locali della segreteria nazionale Pd. “Questi – aggiunge Boccia – i punti ritenuti imprescindibili per il Partito democratico per continuare qualsiasi forma di confronto istituzionale e parlamentare. 1. È necessaria l’adozione preventiva in Parlamento di una ‘legge quadro’ che disciplini percorso e procedure condivise con Regioni ed Enti locali. 2. I Livelli essenziali delle prestazioni su sanità, scuola, trasporti, assistenza e i relativi costi standard, devono essere obbligatoriamente definiti prima della sottoscrizione delle intese relativamente al trasferimento delle funzioni correlate e devono essere approvati dal Parlamento. 3. Le intese con le Regioni devono essere approvate dal Parlamento. 4. È necessario assicurare l’attuazione congiunta con l’articolo 116 della Costituzione degli articoli 117, 118 e 119, finalizzati a garantire coesione, solidarietà nazionale e decentramento amministrativo agli Enti locali nel rispetto del principio di sussidiarietà. 5. No a qualsiasi forma di regionalizzazione della scuola e No a ipotesi, anche surrettizie, di residui fiscali”.
Della riforma sull’Autonomia “oggi ne abbiamo parlato con assoluta serenità ma siamo davanti a un progetto costituzionale e quindi chi è contro l’Autonomia è contro la Costituzione”. Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, lasciando la Conferenza delle Regioni dove è ancora in corso l’incontro con il ministro degli Affari regionali Roberto Calderoli.
“Per me è incostituzionale non applicare la costituzione visto che una riforma dal 2001 non ha ancora trovato attuazione”. Così il ministro degli Affari regionali Roberto Calderoli al termine della riunione con la Conferenza delle Regioni. “Le critiche vorrei che si rivolgessero a un testo quando ci sarà e non ad appunti di lavoro. Cerchiamo di arrivare a una serie di proposte delle regioni che mi auguro siano condivise da tutti”, aggiunge Calderoli.