Via libera dall'assemblea nazionale anche alla federazione con Italia Viva
Arriva il via libera dall’assemblea nazionale di Azione al percorso federativo con Italia viva. Con il 92,9% di voti favorevoli l’assemblea – che si è riunita a Napoli al teatro Politeama – delibera dando mandato al segretario Carlo Calenda per la costruzione della federazione. Il 2,4% ha votato invece contro, mentre il 4,7% si è astenuto. Ma è anche il giorno di Mara Carfagna. L’ex ministra per il Sud e la Coesione territoriale è stata eletta presidente di Azione con l’83,8% dei voti. Il 10,6% sono i delegati che hanno votato contro e il 5,6% gli astenuti. Ad annunciarlo, una volta terminato lo spoglio virtuale, è stato Matteo Richetti, presidente uscente, capogruppo alla Camera di Azione-Iv. Un giorno importante per la formazione di Calenda, in attesa dell’assemblea nazionale del partito di Matteo Renzi, che si terrà a Milano il 4 dicembre.
Prima di Natale verrà costituita la federazione. Come sarà? Leggendo la mozione proposta in assemblea vengono chiariti alcuni punti: “Concludere nel tempo più breve possibile l’accordo di federazione, che preveda la creazione di un organo direttivo comune per coordinare la linea politica della federazione; continuità della leadership di Carlo Calenda; promozione del coordinamento dei due partiti anche a livello territoriale e nelle amministrazioni locali, con modalità e tempi che tengano comunque conto delle specificità dei diversi territori; creazione di un gruppo di lavoro sulle modalità di costruzione di un partito unico, con l’obiettivo di completare tale percorso entro le elezioni europee del 2024″. La federazione sarà aperta “anche ad altri soggetti che si riconoscano nei valori fondanti di cui in premessa”.
Calenda ha poi ribadito: “Noi stiamo costruendo una grande area liberal-democratica che è aperta a Più Europa, aperta ai riformisti del Pd che non trovano più casa nel Pd, aperta alle persone che hanno militato in Forza Italia ma si sono stancate di essere portate sulle posizioni di Salvini, e che deve costruire un grande partito di centro che metta insieme i liberali, i popolari e i riformisti. Rischio stampella del Governo? A questo Governo abbiamo votato sempre contro. Dopodiché, se porterà delle cose positive, voteremo a favore”.
E una stoccata ai dem: “Se qualcuno di voi pensava di diventare una costola del Pd, garantisco che si è sbagliato fortemente”. Mentre nel suo intervento, dopo l’elezione a numero uno del partito, Carfagna sottolinea: “Mi piace pensare che in questa sala oggi e sempre di più da domani non ci siano ex Forza Italia, ex Pd, ex qualcos’altro, ma donne e uomini liberi, persone libere che condividono e difendono ciò che conta davvero in un paese civile e democratico come il nostro, una scuola che offra opportunità di crescita e formazione a chiunque, una sanità che non lasci indietro nessuno, uno Stato che aiuti e non ostacoli l’iniziativa economica privata, un Sud che non sia considerato come una zavorra da tenere a galla attraverso bonus, sussidi e politiche assistenziali ma che sia valorizzato nelle sue potenzialità migliori”.
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