Il ddl presentato dal Carroccio scatena le polemiche. Anche la Sacra Rota non approva. Furgiuele: "La proposta sarà allargata a tutte le unioni"
Introdurre un ‘bonus matrimonio’ fino a 20mila euro per agevolare le giovani coppie che intendono celebrare il matrimonio religioso. E’ il contenuto di una proposta di legge depositata alla Camera dai deputati della Lega Domenico Furgiuele, Simone Billi, Ingrid Bisa, Alberto Gusmeroli ed Erik Pretto. La formula è quella della detrazione del 20 per cento delle spese connesse alla celebrazione del matrimonio religioso, quali ornamenti in Chiesa, tra cui i fiori decorativi, la passatoia e i libretti, gli abiti per gli sposi, il servizio di ristorazione, le bomboniere, il servizio di coiffeur e di make-up, il servizio del ‘wedding reporter’. I potenziali beneficiari sono le giovani coppie under 35 con Isee riferito al reddito dichiarato al 31 dicembre 2022 non superiore a 23.000 euro e non superiore a 11.500 euro a persona. Le spese detraibili connesse alla celebrazione del matrimonio religioso sono stabilite nella cifra massima di 20.000 euro e sono ripartite tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo. Le spese devono essere state sostenute nel territorio dello Stato italiano e, infine, i beneficiari del bonus devono essere in possesso della cittadinanza italiana da almeno dieci anni.
Il progetto di legge, formato da tre articoli, parte dai dati del rapporto Istat ‘Dinamica Demografica nel 2021’, secondo cui un ritorno ai livelli del 2019 si osserva solamente per i matrimoni civili (+0,7 per cento nel 2021 rispetto al 2019), a fronte di un calo verticale delle unioni con rito religioso che risulta più che doppio rispetto a quello dei matrimoni civili (-67,9 per cento contro -28,9%). Secondo i parlamentari proponenti, “le ragioni che allontanano le giovani coppie dall’altare – si legge nell’introduzione – e che le portano a prendere in considerazione solo ed esclusivamente il matrimonio civile sono molteplici e di natura differente. Innanzitutto il matrimonio civile è di per sé una celebrazione meno onerosa rispetto al matrimonio religioso”. Da qui l’idea del bonus sotto forma di detrazione delle spese sostenute nel 730. Considerando il numero dei matrimoni nell’anno 2021, che ammontano a circa 179.000, “si prevede che la quota massima detraibile per coppia sarà pari al 20 per cento di 20.000 euro, cioè 4.000 euro da dividere in cinque quote costanti”, viene precisato.
Partito Gay: proposta Lega è anticostituzionale
“La proposta fatta oggi dalla Lega che consentirebbe di ricevere un bonus fino a 20mila euro per chi sceglie esclusivamente il matrimonio religioso in chiesa non rispetta la Costituzione. La Costituzione prevede che l’Italia sia uno stato Laico e questo lo ricordiamo sia a Salvini che al Governo. Quanto proposto è inaccettabile e irrispettoso della Costituzione, pertanto ci auguriamo che questa proposta sia cancellata altrimenti attueremo tutte le azioni possibili per evitare che la proposta passi”. Così Fabrizio Marrazzo, portavoce Partito Gay LGBT+, Solidale, Ambientalista, Liberale. “Si tratta di una vera e propria interferenza inaccettabile verso la laicità dello Stato, i bonus non possono discriminare tra religiosi e laici”, conclude.
Avvocato Sacra Rota: va contro insegnamenti Papa
“Questa proposta non ha alcun fondamento giuridico, nè dal punto di vista canonico, nè da quello statuale”. Lo dice a LaPresse Alessia Gullo, avvocato Rotale e della Curia Romana, commentando la proposta della Lega di prevedere un bonus fino a 20mila euro per chi si sposa in Chiesa. “Va addirittura contro gli insegnamenti di Papa Francesco, il quale insiste sulla necessità che ci si accosti al matrimonio con una maggiore e profonda preparazione”, sottolinea, spiegando che “se ci si sposa solo per far festa, quel matrimonio è facilmente condannato al fallimento”.
Furgiuele (Lega), bonus allargato a tutti i matrimoni
“La proposta di legge a mia prima firma, volta a incentivare il settore del wedding, che per questioni di oneri prevedeva un bonus destinato ai soli matrimoni religiosi, durante il dibattito parlamentare sarà naturalmente allargata a tutti i matrimoni, indipendentemente che vengano celebrati in chiesa oppure no”. Così il deputato della Lega Domenico Furgiuele, primo firmatario della proposta di legge.
Palazzo Chigi: bonus matrimonio non allo studio del Governo
A proposito del ‘bonus matrimonio’, fonti di Palazzo Chigi precisano che si tratta di una proposta di iniziativa parlamentare e che non è allo studio del Governo. Nell’ambito di un quadro finanziario complesso, l’Esecutivo è al lavoro per sostenere la famiglia con misure concrete e realizzabili, che saranno contenute nella legge di bilancio, spiegano le fonti
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