Informativa urgente alla Camera del ministro della Protezione Civile e per le Politiche del mare: "Bilancio di 11 morti, 1 disperso e 5 feriti"
Dalla frana di Ischia “allo stato attuale risultano interessati circa 900 edifici“. Lo ha detto il Ministro della Protezione Civile e per le Politiche del mare, Nello Musumeci durante l’informativa urgente alla Camera sui fatti di Ischia e sulla messa in sicurezza del territorio.
“La situazione aggiornata delle attività di soccorso registra la morte di 8 persone, quattro dispersi e cinque feriti, di cui uno in modo grave e attualmente ricoverato presso l’ospedale Cardarelli di Napoli” ha aggiunto Musumeci in Aula. “L’apertura delle scuole comporterebbe una criticità per quanto riguarda la viabilità nell’Isola”.
“È iniziata l’attività di verifica degli edifici, sono stati effettuati 272 controlli, 45 sono le strutture danneggiate e inagibili, 56 quelle agibili ma danneggiate, e 162 le strutture agibili. Nei prossimi giorni verranno ultimati tutti i controlli e per individuare così la zona rossa”.
Stop pagamento mutui per alluvionati
“Si prevede la predisposizione di un primo piano degli interventi urgenti. Il provvedimento autorizza anche l’assegnazione di contributi per l’autonoma sistemazione in favore dei nuclei familiari con abitazione distrutta o sgomberata. Inoltre, il provvedimento stabilisce, in ragione degli eccezionali eventi descritti, che i soggetti titolari di mutui degli edifici sgomberati ovvero alla gestione di natura commerciale ed economica, svolte nei medesimi edifici, hanno diritto di chiedere una sospensione delle rate dei relativi mutui”. Lo ha detto il Ministro della Protezione Civile e per le Politiche del mare, Nello Musumeci durante l’informativa urgente alla Camera sui fatti di Ischia e sulla messa in sicurezza del territorio.
“Tema abusivismo non può essere eluso”
“Il triste tema dell’abusivismo edilizio non può essere più eluso” ha sottolineato il Ministro della Protezione Civile e per le Politiche del mare, Nello Musumeci durante l’informativa urgente alla Camera sui fatti di Ischia e sulla messa in sicurezza del territorio.
Per ciò che concerne il dispiegamento dei soccorsi, nell’immediato, sono intervenute, squadre del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco: composte dalle unità già presenti sull’isola e 100 unità accorse, 40 mezzi operativi, 1 Unità di Comando Locale, 2 Moduli SAPR, 1 carro faro e 1 carro carburante; Aeronautica Militare: 1 elicottero HH139 con capacità notturne SAR (Search And Rescue); Esercito Italiano: 1 elicottero CH47 con capacità SAR; Capitaneria di Porto: la nave Gregoretti si è posizionata nelle acque antistanti l’isola di Ischia; Forze dell’Ordine: circa 200 unità; Sanità pubblica: 44 unità; ENEL: 10 unità di personale; Colonna Mobile del Volontariato di Protezione Civile della Regione Campania:104 unità, 3 unità cinofile, 3 escavatori grandi, 3 bob-cat, 9 idrovore, mezzi per trasporto personale, 12 pick-up, 4 torri faro”.
Per gestire la situazione di emergenza e coordinare le operazioni, sono stati attivati il Centro Coordinamento Soccorsi presso la Prefettura di Napoli e i Centri Operativi Comunali presso i Comuni di Casamicciola Terme, Forio e Lacco Ameno. Nei giorni successivi – 27, 28 e 29 novembre – si sono resi disponibili ulteriori uomini e mezzi del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco per un totale di 200 uomini e 100 mezzi, con droni, autocarri e mezzi di movimento terra operativi sull’isola; della Croce Rossa Italiana per il proseguimento delle attività, richieste dalle autorità locali, con 15 operatori e 5 mezzi, con la disponibilità di ulteriori mezzi di movimento terra; della Capitaneria di porto per un totale di 93 uomini e 5 mezzi a supporto nelle acque antistanti l’isola di Ischia con battelli attualmente in ricognizione.
“Non c’è prevenzione senza previsione”
“Non si può immaginare la prevenzione se prima non c’è uno strumento di previsione”. Lo ha detto il Ministro della Protezione Civile e per le Politiche del mare, Nello Musumeci durante l’informativa urgente alla Camera sui fatti di Ischia e sulla messa in sicurezza del territorio. “Dobbiamo approfondire con urgenza il tema delle cause che hanno prodotto l’evento e un sistema normativo realmente integrato ed efficiente sul piano della prevenzione dei rischi. Serve un piano aggiornato di previsione, che è stato avviato nel 2016 e presentato nel 2018 ma la commissione non ha dato il proprio parere definitivo. Il paradosso è che quando il piano sarà varato di fatto sarà già superato”, ha concluso.
Il presidente del Consiglio Meloni ha dato mandato al Ministro della Protezione Civile e per le Politiche del mare per la formazione di un gruppo interministeriale per elaborare “una proposta di riforma normativa per semplificare le disordinate e disarmanti procedure di intervento per la mitigazione del rischio non solo idrogeologico. È necessario, non possiamo tirarci indietro”.
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