Il ministro dell'Economia all'audizione in Parlamento sulla legge di Bilancio: "Non condivido pessimismo su crescita"
La manovra dà un aiuto sul tema del caro energia, che “mette a rischio” la tenuta delle imprese. Lo ha detto il ministro Giancarlo Giorgetti: “La nostra economia è in fase di rallentamento e assistiamo ad un forte rialzo dell’inflazione dopo la fase di rimbalzo post-pandemico del Pil. L’impennata del costo dell’energia mette a rischio la sopravvivenza delle nostre imprese, non solo nelle industrie a elevata intensità energetica, ma anche nei servizi e nell’agricoltura. Le famiglie sono duramente colpite dal forte rialzo dell’inflazione mentre le retribuzioni crescono a un ritmo moderato. L’impatto sui bilanci familiari, prima di considerare le misure di sostegno adottate dal Governo, è particolarmente grave per le fasce della popolazione con redditi più bassi”, ha dichiarato il ministro nell’audizione sulla Legge di Bilancio in Parlamento.
“Questo quadro e le connesse considerazioni sono alla base dell’impianto del disegno di legge di bilancio proposto dal Governo sulla continuazione della politica di contrasto al caro energia nel quadro di obiettivi di indebitamento netto (deficit) della Pubblica amministrazione decrescenti nel corso del triennio 2023-2025, ai quali corrispondono anche la previsione di una significativa discesa del rapporto debito/PIL. Ciò premesso, non sembra condivisibile il pessimismo oggi prevalente sulle prospettive per l’economia internazionale e, in particolare, per quella italiana, pessimismo che traspare anche dalle previsioni economiche di organizzazioni quali il Fondo Monetario Internazionale”, ha detto Giorgetti.
“Nessun condono, tregua fiscale”
Giorgetti ha parlato anche di tregua fiscale: “Voglio chiarire che non abbiamo introdotto alcuna forma di sanatoria o condono, come pure da qualche parte è stato erroneamente sostenuto: non sono stati previsti abbattimenti dell’ammontare delle imposte dovute né limitazioni dei poteri di controllo dell’Amministrazione finanziaria. Non è questa la direzione in cui il Governo ha inteso operare. Piuttosto, le varie misure di “tregua fiscale” prevedono in generale il pagamento integrale delle imposte dovute, ma al contempo assicurano ai contribuenti un alleggerimento e una maggiore sostenibilità finanziaria del debito fiscale, mediante la riduzione delle sanzioni e la previsione di più ampie tempistiche per i versamenti”.
Giorgetti ha parlato di nuovo di manovra “coraggiosa”. “Anche i precedenti Governi hanno dovuto fronteggiare situazioni emergenziali adottando decisioni difficili, il nostro Governo non fa eccezione, ma abbiamo fatto delle scelte politiche, allocando le risorse verso gli impieghi che riteniamo più necessari in questo momento. Siamo dell’idea che abbiamo scritto una legge di bilancio coraggiosa e che risulterà utile all’Italia”.
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