Manovra, semaforo verde dall’Ue, critica Pos e Fisco

Giorgetti: "Giochiamo in Champions League". Meloni: "Soddisfatti dal giudizio della Commissione"

Semaforo verde da Bruxelles per il documento programmatico di bilancio italiano ma non è una promozione piena, perché su Pos, multe, evasione e pensioni arriva la bacchettata. “La valuazione è è complessivamente positiva, ma con alcuni rilievi critici”, sintetizza il commissario all’Economia Paolo Gentiloni.

La Commissione ritiene infatti che la manovra italiana “sia in linea con gli orientamenti di bilancio contenuti nella raccomandazione del Consiglio” dello scorso luglio. Lo Stivale infatti “limita la crescita della spesa primaria corrente finanziata a livello nazionale e prevede di finanziare gli investimenti pubblici per la transizione verde e digitale e per la sicurezza energetica”. Ma il provvedimento ora all’esame del Parlamento “include misure che non sono coerenti con la parte strutturale delle precedenti raccomandazioni fiscali, in particolare nel settore delle pensioni e dell’evasione fiscale, anche sull’uso obbligatorio dei pagamenti elettronici e sulle soglie legali per i pagamenti in contanti”. Nel mirino ci sono “una disposizione che aumenta il massimale per le operazioni in contanti dagli attuali 2.000 euro a 5.000 euro nel 2023; una misura equiparata al condono fiscale che consente la cancellazione di debiti tributari pregressi relativi al periodo 2000-2015 e non superiori a 1.000 euro; la possibilità di rifiutare pagamenti elettronici inferiori a 60 euro senza e il rinnovo, con criteri di età più stringenti, nel 2023 dei piani di prepensionamento scaduti a fine 2022″. Né, avverte l’Europa, “sono stati compiuti “progressi per quanto riguarda la parte delle raccomandazioni che richiedevano di adottare e attuare adeguatamente la legge delega sulla riforma fiscale per promuovere ulteriormente ridurre le imposte sul lavoro e aumentare l’efficienza del sistema fiscale”.

In ogni caso “la raccomandazione di prudenza è stata recepita dal governo”, assicura Gentiloni, “non è una nostra valutazione improvvisata o politica culturale, ma sono raccomandazioni rivolte all’Italia negli ultimi anni, anche sulla lotta alla evasione fiscale e sulla prudenza della spesa pensionistica. Sottolineiamo questi elementi nell’ambito di una valutazione generale positiva, perché noi chiedevamo una prudenza nel contesto delicato e questa prudenza c’è e bisogna darne atto”. Un passaggio che fa festeggiare Roma, dove il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti evidenzia che “Questo risultato è una grande soddisfazione. Abbiamo smentito i gufi nazionali: serietà e responsabilità pagano e continueranno a essere alla base di ogni nostra decisione”. E anzi, usa una metafora calcistica: “Voi guardate il pelo nell’uovo. Ci sono dieci paesi che sono in linea. Noi giochiamo in Champions League, poi ce ne sono dieci che giocano in Europa League. Adesso venite qua a contestarci che giochiamo in Champions League, magari non la vinciamo però è una bella soddisfazione”, dice ai cronisti in Transatlantico. Rincara la premier Giorgia Meloni: “Siamo particolarmente soddisfatti del giudizio espresso dalla Commissione. Una valutazione positiva che conferma la bontà del lavoro del Governo italiano, sottolinea la solidità della manovra economica e ribadisce la visione di sviluppo e crescita che la orienta. In questa direzione continueremo a lavorare nell’interesse dei cittadini italiani, delle famiglie e delle imprese”. Mentre il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, respinge al mittente le critiche: ” L’Ue dice che il problema è l’evasione? In effetti dopo quello che è successo in Unione Europea, che qualcuno evadesse si è notato, ma non erano i cittadini”.