Scosso dallo scandalo Qatar, il partito cala nei sondaggi. Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci: "Serve una scossa per invertire la tendenza"

Con il partito scosso dagli effetti dello scandalo Qatargate e alcuni sondaggi che lo vedono sotto il 15%, cresce il pressing all’interno del Pd per anticipare a gennaio la data delle primarie, in calendario per il 19 febbraio. Il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, nella squadra di Stefano Bonaccini nella corsa alla segreteria dem, ha scritto su Twitter: “Il Pd ha bisogno di ripartire subito, serve una scossa per invertire la tendenza. Convochiamo urgentemente la direzione e anticipiamo le primarie al 22 gennaio. Subito un nuovo Segretario, poi mente e cuore su Regionali e Costituente. Smettiamo di farci del male così”.

 

Dello stesso avviso Paola De Micheli, candidata alla direzione nazionale. “Comprendo e condivido l’esigenza di dare un’accelerazione al percorso congressuale del Partito Democratico, nonostante sussista un’incompatibilità con le attuali regole. Se davvero emergesse la volontà di ridurre i tempi, la mia proposta è di sottoporre all’assemblea nazionale una modifica statutaria per andare ad un congresso urgente, direttamente con le primarie aperte e voto ponderato che vale due per gli iscritti e uno per gli elettori. Con questa modifica si potrebbero celebrare le primarie alla fine di gennaio o al massimo all’inizio di febbraio”.

C’è anche però chi non condivide la necessità di anticipare le primarie, come l’ex ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, nella squadra di Elly Schlein. “Alle elezioni siamo stati il secondo partito, serve anche rispetto per un partito che è una comunità e non un partito padronale. Leggiamo di richieste di anticipazione, fare le primarie a gennaio, significa non avere rispetto per gli iscritti perché significherebbe cancellare il voto degli iscritti e noi siamo un’associazione, non un partito padronale”, ha detto il senatore dem. Nelle ultime ore, inoltre, viene riferito a LaPresse, sono arrivate al Nazareno anche alcune richieste per posticipare i gazebo: “La data è troppo vicina a quella per le Regionali nel Lazio e in Lombardia (dove si voterà 12 e 13 febbraio) e l’ultimo giorno di voto nei circoli coinciderebbe proprio con il voto per i governatori”. Sul tema bocche cucite al Nazareno: “Nessuna novità” sulle primarie. 

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