La presidente del Consiglio durante la Conferenza Stampa di fine anno

Conferenza stampa di fine anno per la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni presso la Nuova Aula dei Gruppi parlamentari della Camera dei Deputati. “Mi fido dei miei alleati di governo e al di là dei dibattiti tra i partiti c’è una visione comune. Per me contano i fatti, abbiamo approvato una legge di bilancio non facile, trovo un clima assolutamente positivo nella maggioranza” ha detto la premier rispondendo ai giornalisti, prima di parlare della nuova crisi Covid in Cina, della legge di Bilancio, della situazione in Iran e del mercato del lavoro. Sul futuro dell’esecutivo Meloni è stata chiara:  “Penso che i miei tempi coincidano con quelli dei miei alleati, che ci si dia un orizzonte temporale di 5 anni. Uno dei punti di forza anche a livello internazionale è la sensazione che l’interlocutore potrebbe essere lo stesso per cinque anni”.

“Manovra politica, approvata un giorno prima”

Meloni ha poi ha parlato della manovra: “bbiamo fatto una manovra politica, scritta in tempi molto rapidi. Si poteva fare la scelta di rimandare la scelte politiche al prossimo anno visto che abbiamo avuto poco tempo. Noi abbiamo fatto una manovra politica e siamo riusciti a mantenere o a iniziare a mantenere gli impegni che avevamo preso. La manovra è stata approvata in Cdm in un’ora. Io ho fatto parte di un altro Governo e i tempi non sono stati questi” ha sottolineato la presidente del Consiglio. “Il fatto che la manovra sia stata approvata un giorno iun anticipo , la volontà è di lavorare bene, mantenere gli impegni e rispettare le scadenze”, ha aggiunto.

“Lavoreremo sempre dando priorità ai saldi di bilancio e facendo delle scelte politiche. Se servono risorse da una parte si tolgono dall’altra. Noi abbiamo scelto di spostare le risorse sul futuro e abbiamo scelto da dove prendere le risorse: prendere dalla non indicizzazione delle pensioni più alte per spostarle su famiglie, giovani e donne” ha specificato Meloni.  “Sono contenta che il governo sia riuscito a raggiungere i 55 obiettivi del Pnrr previsti per il 2022. Quando siamo arrivato al governo dei 55 obiettivi ne erano stati conseguiti 25, abbiamo lavorato per terminare gli altri 30 e penso che questa staffetta con il precedente governo abbia funzionato e sono contenta che si sia riusciti” ha aggiunto la premier.

 “Il prossimo anno lavoreremo in anticipo e depositeremo” in Parlamento “la legge di bilancio nei tempi previsti” ha annunciato Meloni.

“Covid? Ci siamo mossi immediatamente, situazione sotto controllo”

Meloni ha affrontato anche il boom dei casi Covid in Cina: “La situazione in Italia in questo momento” sul fronte Covid “è abbastanza sotto controllo, monitoriamo attraverso un osservatorio”. “C’è questa nuova situazione dato l’aumento dei casi in Cina e noi ci siamo mossi immediatamente in coerenza con quello che avevamo chiesto di fare in passato” ha detto.  “Il ministro della Salute Schillaci ha immediatamente disposto un tampone per chiunque arrivi dalla Cina. Misura che rischia di non essere efficace se non presa a livello europeo. Per questo ho chiesto al ministro Schillaci di scrivere al commissario competente per chiedere che sia l’Unione europea a prendere un provvedimento in questo senso e anche il ministro Salvini ha fatto altrettanto. Auspichiamo che l’Ue voglia operare in questo senso” ha aggiunto Meloni.  “Il ministro Schillaci mi dice che su 30 casi i primi 15 sequenziati” di Covid di persone provenienti dalla Cina “sono varianti omicron già presenti in Italia: in questo momento la situazione dovrebbe essere abbastanza tranquillizzante” ha poi annunciato Meloni.

 

“Covid: tamponi e controlli, no privazione libertà”

Meloni ha poi parlato di eventuali azioni di contrasto a una nuova situazione critica, per il Covid, nel nostro Paese: “Per il futuro credo che la soluzione siano sempre i controlli, i tamponi, le mascherine. Responsabilità: il modello di privazione delle libertà del passato non mi è parso così efficace e credo che lo dimostri bene il caso cinese” ha detto Meloni.

Iran, Meloni: “Se cose non cambiano atteggiamento Italia dovrà cambiare”

“Sono stata molto colpito dalla scelta di questa ragazza di partecipare al mondiale di scacchi togliendosi il velo. Noi siamo abituati a gesti simbolici, ma spesso sono gesti che non avranno conseguenze gravi come quelle che rischia Sara. Questo dovrebbe farci riflettere sul valore della libertà, che noi diamo per scontata e che per altri vale qualsiasi rischio. Per questa vicenda ho concordato con ministro Tajani la convocazione dell’ambasciatore”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa di fine anno. Quello che sta accadendo in Iran “per noi è inaccettabile e non intendiamo tollerarlo oltre, abbiamo sempre avuto un approccio dialogante ma, se le repressioni” che vanno avanti in questi giorni “non dovessero cessare e non si dovesse tornare indietro, l’atteggiamento dell’Italia dovrà cambiare, con quale provvedimento dovrà essere oggetto di una interlocuzione a livello internazionale”. 

“Nei prossimi sei mesi riforma della giustizia”

La premier ha ribadito la volontà dell’esecutivo di riformare la giustizia: “Per noi è una priorità, serve un governo coraggioso e deciso e coraggio e decisione non ci difettano. E’ una materia delicata che va maneggiata con cura ma credo questo governo, mettendo insieme tutte le anime della sua maggioranza, abbia una visione molto equilibrata. Abbiamo scelto un ottimo ministro della Giustizia, lo rivendico. E’ deciso ad andare avanti, lo faremo nei prossimi mesi affrontando quelli che sono i temi da sempre cari al centrodestra, come la separazione carriere” ha detto Meloni.

“Lavoro? Rigidità del passato ha aumentato sommerso”

Meloni è intervenuta anche sul tema del lavoro: “Bisogna mettere le persone in condizione di assumere, favorire chi crea ricchezza e lavoro. Non è sempre quello che l’Italia ha fatto. Veniamo da legislature in cui ci è stato detto che la povertà si poteva battere per decreto. Il lavoro però lo creano le aziende. Il mercato del lavoro è profondamente cambiato, questo è un tempo in cui ci sono lavoratori che hanno necessità diverse, e l’eccessiva rigidità ultimi anni ha portato ad aumento del lavoro sommerso” ha detto risponendo al quesito di un giornalista.

Meloni: “Avanti su riforma fiscale, nessun condono”

“Confermo che sul tema della riforma fiscale intendiamo andare avanti, secondo direttrice che sono già abbastanza visibili in manovra: il taglio del costo del lavoro sul quale si deve fare molto di più. Abbiamo dato un segnale che è stato costosissimo. Abbiamo detto che l’obiettivo di legislatura è arrivare al taglio di 5 punti, vedremo se riusciremo a fare qualcosa in più o in meno”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Consideriamo il sostegno alla natalità e alla genitorialità una priorità che deve avere una ripercussione anche sulla tassazione”, ha aggiunto, ribadendo la volontà di proseguire con dei “meccanismi premiali per chi crea ricchezza in Italia. Il tema: più assumi meno paghi. Questo meccanismo va incentivato”, ha concluso.

 “Non ci sono condoni nella legge di Bilancio, c’è una norma che chiede a tutti di pagare il dovuto, consentendo una rateizzazione” ha specificato Meloni. “Le uniche cartelle che abbiamo stralciato sono quelle vecchie di sette anni sotto i mille euroi ma banalmente perché questo conviene allo Stato, perché è più costoso riscuoterle”.

Qatargate, Meloni: “Andare fino in fondo senza fare sconti”

 “L’impressione è che su questa questione” del Qatargate “si debba andare fino in fondo e senza fare sconti. Penso che sarò fondamentale la risposta che le istituzioni europee sapranno dare” ha detto Meloni intervenendo sul caso delle mazzette dal Qatar al Parlamento Ue. “Mi ha molto innervosito di questa vicenda” del Qatargate “che molti colleghi internazionali definiscano questi fatti con la locuzione ‘Italian job’ come se fosse una macchia sulla nostra nazione, ma è una vicenda che non riguarda solo italiani. Semmai è il tema di un partito, forse un ‘Socialists Job’. Riguarda una famiglia politica ma non l’Italia che non è il grande corruttore d’Europa” ha specificato Meloni.

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