Il parlamentare: "Mi ha stupito l'assenza di solidarietà da parte di Alleanza Verdi-Sinistra"

Aboubakar Soumahoro esce dal gruppo di Alleanza Verdi-Sinistra alla Camera e passa al gruppo Misto, denunciando “l’assenza della solidarietà umana e del supporto politico” da parte di Avs durante le vicende giudiziarie che vedono coinvolte moglie e suocera del deputato per presunte irregolarità nella gestione di due cooperative che si occupano di accoglienza. 

“Mi ha francamente stupito e amareggiato, ad eccezione di qualche parlamentare, l’assenza della solidarietà umana e del supporto politico da parte del gruppo Parlamentare Alleanza Verdi-Sinistra (AVS), con quale sono stato eletto da indipendente. Dopo un’attenta e sofferta meditazione sul piano umano e politico, ho maturato la decisione di aderire al Gruppo Parlamentare Misto, lasciando il gruppo AVS, per proseguire la mia attività di Parlamentare. Sono entrato in Parlamento con l’impegno di dare rappresentanza ai bisogni, alle aspirazioni, alle sofferenze e ai desideri di quanti sono stati dimenticati o resi ‘invisibili’ da anni nel nostro Paese”, ha scritto Soumahoro in un lungo dossier stampa pubblicato sul suo sito. 

“Mai tratto vantaggio da attività Karibu”

Il deputato si è soffermato anche sul caso giudiziario che vede coinvolte le sue familiari. “Non vivo nessuna condizione di conflitto di interesse, né diretto né indiretto, nell’ambito della mia attività Parlamentare. Ricopro questa carica da tre mesi, prima ero un attivista socio-sindacale che ha lottato per oltre vent’anni per i diritti dei lavoratori e contro lo sfruttamento e la precarietà, non nasco certo dal nulla”, ha scritto Soumahoro, aggiungendo: “Vorrei porre io una domanda: le indagini sulla Karibù si sono sviluppate tra il 2015 e il 2019, e nel frattempo gli enti pubblici hanno continuato a collaborare con la Cooperativa, anche perché – secondo il Comune di Roma – la situazione appariva regolare dal punto di vista amministrativo fino al mese di ottobre 2022. Mi chiedo allora: a chi spettava controllare? Al ministero degli Interni, ai Comuni territorialmente competenti e agli altri Enti locali? O è Aboubakar Soumahoro che avrebbe dovuto sostituirsi ad essi? La verità – sottolinea – è che non ho mai tratto alcun vantaggio dalle attività della Cooperativa Karibu; non sono mai stato membro né delle cooperative né dei loro Consigli di amministrazione, non ho mai prestato consulenze ai loro Enti, e chiunque affermi il contrario sta mentendo e formulando accuse inventate, senza nessuna prova”.

“Su Karibu chiesi chiarimenti nel 2021”

Sulla cooperativa, Soumahoro ha dichiarato: “A fine 2021 lessi da alcuni articoli di stampa sulla mancata retribuzione ad alcuni dipendenti della Karibu e – pur non avendo alcun interesse diretto nelle cooperative – chiesi immediati chiarimenti a riguardo. Venni informato del fatto che non erano ancora pervenuti tutti i soldi necessari per pagare gli stipendi, che si erano sollecitati gli Enti pubblici, e – così mi venne detto – che auspicabilmente tutto si sarebbe risolto in tempi ragionevoli”. 

“La cooperativa aveva un’ottima reputazione in quanto premiata e apprezzata da molti giornali e politici locali e nazionali, dunque – ha spiegato- non avevo motivo di ritenere vi fossero criticità insanabili, a parte una temporanea difficoltà di cassa, purtroppo abbastanza frequente per chi opera con progetti finanziati da fondi pubblici. In ogni caso, ho totale fiducia nella Magistratura, e se sono stati commessi degli errori, chi li ha commessi pagherà”.

“Frainteso su diritto all’eleganza”

“Mi spiace sinceramente che non sia stato compreso ciò che realmente intendevo dire quando ho parlato di diritto alla moda e all’eleganza, laddove intendevo riferirmi al diritto di chiunque di vestirsi come meglio crede. Tuttavia trovo davvero singolare che mi si chieda di esprimere un giudizio di valore circa foto della mia compagna risalenti a 4 anni prima che io la conoscessi“, ha aggiunto il deputato. 

“Pnrr, dubbi su volontà di cambiare condizioni dei braccianti”

Ma c’è stato spazio anche per temi strettamente politici come il Pnrr, sul quale, ha spiegato Soumahoro, c’è “una dimensione afferente le grandi speculazioni: al Sud stanno piovendo decine di milioni grazie ai fondi del Pnrr, che potrebbero fare la differenza qualora utilizzati per migliorare concretamente le condizioni socio-lavorative delle braccianti e dei braccianti. Sempre che lo si voglia fare, e io ho qualche dubbio: pare invece che si voglia fare solo ‘lifting’, senza modificare le cose nel profondo. Insomma, io ho un grande peccato da espiare: non volermi piegare a certe logiche di potere mi ha procurato numerosi nemici, in eguale quantità sia a destra che a sinistra”.

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