Il capogruppo di FdI alla Camera: "Patrimoniale camuffata"

La maggioranza tuona contro la direttiva Ue sulle case green. Ad alzare il muro ci pensa il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti, che attraverso una nota tuona: “La casa è sacra e non si tocca. Fratelli d’Italia mette in guardia dal tentativo dell’Unione europea di rifilare all’Italia, con la direttiva sull’efficientamento energetico, una patrimoniale camuffata che va a ledere i diritti dei proprietari”.

Secondo il rappresentante di Fratelli d’Italia, “la proposta di subordinare la possibilità di vendita o fitto di un immobile appartenente ad una classe energetica alta è una ipotesi irrealistica avverso cui abbiamo presentato un’apposita risoluzione in Parlamento. Vogliamo sperare che alla nostra battaglia in difesa delle case degli italiani si uniscano anche le molteplici sinistre che dichiarano di essere dalla parte dei cittadini. Questo è il momento di dimostrarlo con i fatti”.

Sono 9 milioni le case da ristrutturare entro il 2030 secondo la direttiva

Foti spiega che “in Italia, dove c’è una proprietà immobiliare diffusa, sarebbero 9 milioni gli immobili da ristrutturare in tempi brevi, entro il 2030, secondo la direttiva allo studio dell’Ue. Una misura che avrebbe un impatto devastante sul mercato immobiliare, sui cittadini e sulle famiglie. L’Europa non può scaricare sulle famiglie italiane i costi della transizione energetica. Se si esagera sulla sostenibilità ambientale, senza neppure preoccuparsi di una adeguata gradualità temporale entro cui intervenire, si mette a rischio la sostenibilità sociale”.  

Le parole dell’Ue

Dal canto suo, l’Unione europea spiega che sono”diversi progetti di legge ora in trattativa e il nostro obiettivo è quello di finalizzarli durante la nostra presidenza. Ciò include le revisioni della direttiva sulle energie rinnovabili e sull’efficienza energetica, nonché proposte per affrontare le nostre emissioni di CO2 nel settore dei trasporti marittimi e sostenere lo sviluppo delle infrastrutture e dei combustibili alternativi”, a dirlo è il premier svedese, Ulf Kristersson, in conferenza stampa con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in Svezia.

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