Per la ministra per le Riforme istituzionali "è una delle necessità ormai ineludibili"

Sulla riforma del presidenzialismo “noi come centrodestra abbiamo una posizione flessibile, elastica, perché trattandosi di modifica della Costituzione, abbiamo pensato di coinvolgere anche l’opposizione. Abbiamo tenuto una porta aperta, ho fatto un’attività di ascolto che ho finito venerdì scorso e mi sono data un tempo di riflessione per poter unire tutte le osservazioni e per vedere se c’è la possibilità di un punto di caduta per fare questa riforma con tutti, possibilmente. Noi abbiamo agito senza alzare i muri, se poi saranno gli altri ad alzare muri dovremmo fare la riforma con chi ci sta. Non è questa la nostra idea di fare una modifica a colpi di maggioranza, ma vorremmo che non si faccia neanche una modica a colpi di minoranza: sarebbe deficit democratico”. Lo ha detto la ministra per le Riforme istituzionali, Maria Elisabetta Alberti Casellati, nel corso di un evento di Forza Italia in vista delle elezioni regionali in Lombardia a sostegno di Attilio Fontana, a Milano.

Il presidenzialismo – ha sottolineato – è una delle necessità ormai ineludibili. Ne parliamo da troppo tempo, il presidente Berlusconi già dal 1994. Perché? Lo dicono i numeri che parlano sempre, noi abbiamo avuto in 75 anni di storia repubblicana 69 governi che durano mediamente 14 mesi. Èfrancamente inaccettabile. Questo crea un pregiudizio per i cittadini e gli imprenditori, che non hanno possibilità di programmazione. Noi abbiamo bisogno di stabilità, questo rafforza la nostra democrazia, la nostra credibilità in Italia e all’estero”.

“Autonomia grande riforma, nessuno resterà indietro”

 “Ci sono state strumentalizzazioni, perché autonomia differenziata significa migliore allocazione delle risorse, significa che nessuna Regione resterà indietro, che non ci saranno differenze e spaccature tra Nord e Sud. Il nostro apporto è consistito in un lavoro di squadra straordinario. Non ci deve essere nessuna differenza nella prestazione dei servizi, tutti potranno esprimere quelle potenzialità che fino ad oggi non hanno avuto la possibilità di avere vita. È una grande riforma” ha detto la ministra per le Riforme istituzionali, Maria Elisabetta Alberti Casellati. “Abbiamo modificato il metodo, è stata eliminata la spesa storica. Abbiamo contribuito a invertire la rotta, perché prima si stabiliscono i Livelli essenziali di prestazione e poi le intese.L’autonomia sembra che sia un’invenzione del programma di centrodestra o una bandierina elettorale, noi stiamo attuando la Costituzione italiana”, ha aggiunto. 

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