Ue, Mussolini rifiuta lasciapassare: discriminazione di genere

Secondo l'eurodeputata di Forza Italia il fatto che preveda solo 'maschio' e 'femmina' e non preveda la dicitura 'altro' è discriminatorio

L’eurodeputata Alessandra Mussolini (FI) ha rinunciato al lasciapassare che spetta agli eurodeputati perché non conteneva la dicitura di genere ‘altro‘, ritendendolo pertanto discriminatorio. L’ho fatto “perché se io accetto sempre le convenzioni, significa che non facciamo dei passi in avanti – ha spiegato l’europarlamentare in un punto stampa al Parlamento europeo a Bruxelles -. Ho mandato una email dicendo che dato che questa è una discriminazione di genere, non intendo andare avanti. Dato che è coinvolto il Parlamento europeo e la Commissione europea, piena di carte sui diritti fondamentali, mi auguro che possa essere inserita immediatamente una x sulla voce ‘other’ oppure niente, perché non vi voglio dire di che sesso sono”.

“Questa mattina ho fatto un blitz all’amministrazione del Parlamento europeo per chiarire una cosa molto importante: ieri sono andata a richiedere il lasciapassare, che ti dà una sorta di immunità diplomatica e con cui puoi transitare in tutta l’Ue e in circa 100 nazioni – ha spiegato -. Ho fatto le impronte e la digitalizzazione del viso, poi mi è stato chiesto di barrare o ‘maschio’ o ‘femmina’. Pensavo ci fosse anche la x, ‘other’ o ‘prefer not to mention’ e io mi sono rifiutata chiedendo di inserire una x. Mi hanno detto che non potevo evitare di inserirlo perché illegale. E anche se avessi una x nel mio passaporto italiano non avrebbero potuto accettarlo perché non esiste nella modulistica e nel protocollo. Allora ho chiesto di cancellarmi”.