Urne aperte fino alle 15, la tornata elettorale chiama in causa oltre 12 milioni di persone

Seggi aperti in Lombardia e Lazio. Si può votare fino alle 15 per eleggere i governatori e i consigli regionali. Subito dopo avranno inizio le operazioni di riscontro dei votanti e quindi lo scrutinio. La tornata elettorale chiama in causa oltre 12 milioni di persone

In tutte e due le regioni viene eletto governatore il candidato che consegue il maggior numero di voti validi, senza ballottaggio. Per il Lazio si sfidano Alessio D’Amato (centrosinistra e Terzo Polo), Francesco Rocca (centrodestra), Donatella Bianchi (M5s e altre liste di sinistra), Rosa Rinaldi (Unione popolare), Sonia Pecorilli (Partito Comunista Italiano).

In Lombardia la sfida è tra l’uscente Attilio Fontana (centrodestra), Pierfrancesco Majorino (centrosinistra e M5s), Letizia Moratti (Terzo Polo), Mara Ghidorzi (Unione Popolare). Nell’ultima tornata elettorale del 2018, nel Lazio l’affluenza fu del 66,55%; vinse Nicola Zingaretti (centrosinistra). In Lombardia, sempre nel 2008, l’affluenza arrivò al 73,10%; vinse Attilio Fontana (centrodestra). 

Ore 23: affluenza complessiva è del 29%

Il dato complessivo dell’affluenza alle urne alle ore 23 nel Lazio e in Lombardia, dove oggi e domani si vota per l’elezione del presidente della Regione e dei Consigli Regionali è del 29,72%. Un dato in netto calo rispetto a cinque anni fa, quando alla stessa ora si attestò sul 70,63%. I dati sono comunicati dal Viminale.

Ore 19: alle urne meno del 30% dei votanti

Affluenza ai minimi anche dopo le rilevazioni delle 19. Nel Lazio è andato a votare, secondo i dati del Viminale, il 23,97% degli aventi diritto, mentre in Lombardia il 27,10%. Si tratta in entrambi i casi di cifre inferiori di circa la metà rispetto a quelli della stessa ora di cinque anni fa. 

Ore 12: affluenza in netto calo

Il dato complessivo dell’affluenza alle urne alle ore 12 nel Lazio e in Lombardia, dove oggi e domani si vota per l’elezione del presidente della Regione e dei Consigli regionali è dell’8.56%. Un dato in netto calo rispetto a cinque anni fa, quando alla stessa ora si attestò sul 18.94%. In particolare, nei 378 comuni del Lazio chiamati al voto ha votato il 7.49% degli aventi diritto; nei 1.504 comuni lombardi invece ha votato il 9.20%. I dati sono comunicati dal Viminale. 

 

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