Il ministro delle Infrastrutture: "Insultare Guardia Costiera è oltraggio, uno scempio"
“Se vogliamo salvare le vite degli innocenti da accuse ingiuste e galera immotivata, figuriamoci se non vogliamo salvare le vite in mare di donne e bambini. Quando però la politica e parte del giornalismo tirano in ballo pezzi di Stato, ne va di mezzo l’Italia. Quando qualcuno attacca il ministro Salvini, ci sta, ho le spalle larghe, ci sono abituato… Ma quando qualcuno insulta il sacrificio, la generosità delle 10200 donne e uomini della Guardia costiera, io non ci sto. Quando si titola ‘La Guardia costiera ha lasciato morire i migranti’ oppure ‘La Guardia costiera sapeva ma non ha salvato i migranti’ commette uno scempio vergognoso e un oltraggio alle vite di queste ragazze e ragazzi che in questo momento sono a salvare uomini”. Così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ospite alla Fondazione Luigi Einaudi per un confronto su giustizia e separazione delle carriere, a proposito del naufragio di migranti vicino Crotone. “Il primo avviso alla Guardia costiera avviene a disastro avvenuto, alle 4.20 della mattina”, ha concluso Salvini.
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