Diventa un caso politico il karaoke tra la premier e il leader leghista Salvini, pochi giorni dopo il Cdm a Cutro
Ancora polemiche dopo il naufragio davanti alle coste di Steccato di Cutro. Mentre nel paesino del crotonese sfila la manifestazione per ‘Fermare la strage subito’ e il mare restituisce la 76esima vittima, a far discutere è un video pubblicato su Instagram dal giornalista Mediaset Nicola Porro che poi rimbalza veloce sui social network. Il filmato ritrae Giorgia Meloni e Matteo Salvini che – nel corso della festa per i 50 anni del leader leghista – si esibiscono in un duetto al karaoke, sulle note de ‘La canzone di Marinella’, brano tra i più noti di Fabrizio De Andrè.
“A proposito di crisi di Governo’ recita la didascalia scelta dal cronista per smentire tensioni tra la premier e il suo vice leghista. “Per fortuna non dobbiamo sopravvivere cantando”, prova a ironizzare il ministro della Difesa Guido Crosetto, ma per commentatori e opposizioni la ‘performance’ canora dei due leader tradisce un messaggio politico che viene messo subito sotto attacco: “Non hanno reso omaggio ai morti di Cutro, hanno messo in piedi una patetica messinscena, cambiato gli impegni istituzionali per andare a cantare alla festa di Salvini. Disumanità, cinismo, improvvisazione e spregiudicatezza: questo governo spiegato in pochi gesti. Che vergogna”, commenta la capogruppo Pd al Senato Simona Malpezzi. Cita un verso di Eugenio Montale per replicare al video la sua omologa alla Camera Debora Serracchiani: “Codesto solo oggi possiamo dirti, ciò che non siamo, ciò che non vogliamo”, mette nero su bianco. Chiara Gribaudo fa parte della delegazione dem che sfila a Cutro: “Una manifestazione doverosa. Qui non c’è nessun karaoke, nessuna voglia di festeggiare. Solo dolore, rabbia ma anche la convinzione che un Paese migliore e solidale esiste”, cinguetta.
Dal fronte pentastellato si alza la voce di Michele Gubitosa: “Le immagini del karaoke della Presidente del Consiglio Meloni e del ministro Salvini sono agghiaccianti e inqualificabili. Prima mettono in piedi un CdM imbarazzante, che ha svelato tutta l’inadeguatezza della premier, poi si nascondono e scappano dalle famiglie delle vittime del naufragio. Infine, come se non bastasse, appena rientrati a Roma festeggiano come se nulla fosse. È l’ennesimo insulto, uno sfregio a chi sta ancora piangendo i propri cari”, attacca il vicepresidente del Movimento 5 Stelle. “Non hanno trovato il tempo, perché non hanno voluto, per incontrare i famigliari delle vittime e dei dispersi del naufragio che sono disperati, ma il tempo lo hanno trovato per festeggiare e cantare con tanto di video pubblici”, gli fa eco Angelo Bonelli, deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra. Si concentra sul merito, senza neppure citare il karaoke, Carlo Calenda: “Forse quello che occorrerebbe fare, invece di inventarsi reati terraquei e/o parlare d’altro, è dare più mezzi/uomini alla guardia costiera, aumentare le missioni SAR e i centri di prima accoglienza. Ma capisco che sarebbe troppo normale o noioso e non farebbe notizia”, scrive su Twitter.
Giorgia Meloni, intanto, incassa il sostegno di Charles Michel. Il presidente del Consiglio europeo risponde alla lettera inviata dalla premier dopo il naufragio sulle coste crotonesi e schiera l’Ue al fianco dell’Italia: “Il tragico naufragio al largo di Crotone è un forte richiamo alla necessità di trovare soluzioni reali e praticabili per gestire meglio la migrazione e combattere il traffico di migranti”. L’attuazione delle conclusioni del Consiglio europeo di febbraio, mette nero su bianco, “è ora fondamentale. Non abbiamo tempo da perdere ed è per questo che la presidenza svedese del Consiglio e la Commissione ci informeranno sui progressi finora compiuti già durante la prossima riunione del 23 e 24 marzo. La rapida attuazione delle misure concordate è una priorità per tutti noi e su questo punto conto fermamente sull’Italia”. Nel corso dell’ultimo summit Ue i capi di Stato e di Governo hanno fatto il punto sull’aumento dell’azione esterna e della cooperazione rafforzata in materia di rimpatri, sul controllo delle frontiere esterne dell’Ue e la lotta alla strumentalizzazione, alla tratta e al traffico di migranti. “Lavorando insieme e agendo con decisione dobbiamo evitare che si ripetano tragedie così terribili come quella al largo della Calabria”, sentenzia. Meloni apprezza. “Quanto affermato dal Presidente Michel è in piena sintonia con l’azione del governo italiano in Europa volta a una migliore gestione della migrazione e al contrasto del traffico di migranti”, filtra da palazzo Chigi. “Dopo la terribile tragedia di Cutro, l’impegno comune a una risposta europea adeguata al complesso fenomeno della migrazione rende ancora più improcrastinabile – la linea di Meloni – l’ attuazione di quanto deciso al Consiglio europeo di febbraio”.
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