La commissione Affari Costituzionali del Senato ha terminato il lavoro sul decreto senza completare l'esame degli emendamenti, anche per l'ostruzionismo delle opposizioni
Il Dl Cutro – contenente disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all’immigrazione irregolare – approderà in aula al Senato senza mandato al relatore. Come era previsto, la commissione Affari Costituzionali del Senato ha terminato il lavoro sul decreto prendendo atto dell’impossibilità di completare l’esame degli emendamenti, anche per l’ostruzionismo attuato dalle opposizioni già a partire dalla giornata di ieri. L’esame del provvedimento è però slittato a domani, 19 aprile. Oggi l’assemblea di palazzo Madama ha discusso e votato il dl Ucraina, contenente disposizioni urgenti di protezione temporanea per le persone provenienti dal Paese in guerra. È quanto emerge al termine della riunione dei capigruppo in Senato. Quest’ultimo decreto è stato approvato all’unanimità con 143 voti favorevoli, nessun contrario e nessun astenuto. Il provvedimento proroga per l’anno in corso le misure per l’accoglienza in Italia dei rifugiati giunti dall’Ucraina.
L’esame del dl Cutro ripartirà dal testo base approvato in Consiglio dei ministri, visto che il commissione Affari Costituzionali non si è completatata la votazione degli emendamenti e non è stato dato mandato al relatore. Domani mattina in aula quindi si partirà dalle questioni pregiudiziali per poi proseguire con la discussione e la votazione degli emendamenti dei gruppi e soprattutto del governo, che dovrebbero arrivare in serata (il termine è fissato per oggi alle 19,30 e anche l’esecutivo – che può presentarli in qualunque momento – dovrebbe più o meno rispettarlo). Poi verrà posto il termine per la presentazione dei subemendamenti alle proposte di modifica governative, che andranno a loro volta esaminati e votati. Seguirà la discussione generale sul testo e la sua votazione.
Per quanto riguarda invece la Camera, l’esame del decreto sarà la prima settimana di maggio, come stabilito dalla conferenza dei capigruppo. Il decreto deve essere convertito in legge entro il 9 maggio.
Malpezzi (Pd): “Opposizione in Aula contro misure disumane”
“Grazie all’ostruzionismo dell’opposizione, la maggioranza è costretta a portare il decreto Cutro in aula senza il mandato al relatore. Non sono stati in grado di concludere l’esame del provvedimento e pagano le loro divergenze interne. Ci siamo opposti in commissione e continueremo a farlo con forza in aula per scongiurare misure inefficaci, irresponsabili e dannose di chiaro stampo propagandistico. Abolire la protezione speciale significa aumentare il numero degli irregolari e mettere in seria difficoltà il sistema di accoglienza sui territori. Una scelta disumana che non avrà alcuna ricaduta positiva. Le migrazioni sono un fenomeno strutturale e non possono essere affrontate con misure spot”. Così Simona Malpezzi, senatrice del Pd.
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